PALERMO - Dopo le polemiche, l'allarme sui social, gli ispettori del ministero mandati

PALERMO - Dopo le polemiche, l'allarme sui social, gli ispettori del ministero mandati
PALERMO - Dopo le polemiche, l'allarme sui social, gli ispettori del ministero mandati a verificare cosa era accaduto alla procura di Ragusa, si sgonfia il caso del cittadino...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PALERMO - Dopo le polemiche, l'allarme sui social, gli ispettori del ministero mandati a verificare cosa era accaduto alla procura di Ragusa, si sgonfia il caso del cittadino indiano denunciato il 16 agosto scorso con l'accusa d'aver tentato di rapire una bimba di 5 anni sulla spiaggia di Scoglitti: «Il reato da contestare - dice con ironia il procuratore capo di Ragusa Carmelo Petralia in un'intervista - sarebbe quello di "presa di bambina in braccio", ma il nostro Codice non lo prevede».

Sulla vicenda la procura generale di Catania e gli ispettori di via Arenula hanno chiesto una relazione a Petralia. Il pm Giulia Bisello si era rifiutata di confermare il fermo di Ram Lubhaya, e per questo era stata presa di mira da parte di esponenti del centrodestra e di comuni cittadini. Su Lubhaya, senza permesso di soggiorno, pendeva un decreto d'espulsione precedente ai fatti di Scoglitti, e ora si trova in un Cie, in attesa di lasciare il nostro Paese.
Petralia spiega come sono andate le cose: l'indiano, noto in spiaggia perché faceva tatuaggi, si avvicina alla bimba, che era con il padre. Le fa una carezza e la prende in braccio. Dopo 45 secondi, infastidito, il papà gli dice di lasciare la bimba. Incidente chiuso; ma un amico dei genitori della piccola nota la scena e chiama i carabinieri: «C'è uno - dice - che ha tentato di prendere una bimba». Quando i carabinieri arrivano, l'indiano è sull'arenile e viene fermato per sequestro di persona, «un fermo tecnicamente sbagliato - sottolinea Petralia - L'indiano passa una notte in cella e il giorno dopo, giustamente, il mio pm lo libera». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino