PALAZZO PILONI BELLUNO Ultimo consiglio provinciale. Il prossimo uscirà

PALAZZO PILONI BELLUNO Ultimo consiglio provinciale. Il prossimo uscirà
PALAZZO PILONIBELLUNO Ultimo consiglio provinciale. Il prossimo uscirà dalle urne del 7 gennaio 2018. Così hanno deciso i sindaci. I consiglieri provinciali in carica hanno...

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PALAZZO PILONI
BELLUNO Ultimo consiglio provinciale. Il prossimo uscirà dalle urne del 7 gennaio 2018. Così hanno deciso i sindaci. I consiglieri provinciali in carica hanno votato le ultime delibere ieri pomeriggio. Tra qualche giorno si dimetteranno e a quel punto scatteranno i termini per la presentazione delle liste. Poi, si voterà il giorno dopo l'Epifania.

VECCHI E NUOVI
Il nuovo consiglio provinciale sarà un mix di nuovi volti e consiglieri uscenti. Per la prima volta, non ci sarà posto per maggioranza e opposizione. Perché i sindaci hanno deciso per il listone unico. Esattamente come nel 2014 e nel gennaio scorso. Solo che questa volta ci riusciranno. A meno che non arrivino sorprese dell'ultima ora (difficilissime, per altro), non ci saranno altre liste oltre a quella istituzionale. Che vedrà le riconferme di Pierluigi Svaluto Ferro, Serenella Bogana, Lillo Trinceri e Ivan Minella (il consigliere eletto a gennaio in quota Bard, con una lista alternativa, rientra all'interno del listone). I volti nuovi dovrebbero essere quelli di Alessandro Dalla Gasperina (presidente del consiglio comunale di Feltre), di Francesca De Biasi (consigliere comunale a Belluno), di Gianluca Lorenzi (consigliere comunale a Cortina) e di Franco De Bon (sindaco di San Vito di Cadore). Il condizionale però rimane d'obbligo, perché al momento sono in corso le ultime riunioni per scegliere il listone da 10 nomi. Se tutto andrà come deve andare, dovrebbero chiudere il cerchio un amministratore dell'Agordino (al momento la voce più insistente è quella che vuole in Provincia Sisto Da Roit, sindaco di Agordo), e un leghista.
VENETO STRADE

Sarà anche l'ultimo consiglio prima di nuove elezioni. Ma non ci sono solo i saluti. Ieri c'è stato spazio per due temi importanti che riguardano il futuro del Bellunese: la questione Veneto Strade e la gara del trasporto pubblico locale. «Verona, Vicenza e Rovigo vendono le loro quote societarie. In questo modo la Regione può procedere al riassetto societario di Veneto Strade - ha detto il presidente, Roberto Padrin -. Con la liquidazione anche delle quote oggi in mano alle società autostradali, la Regione arriva al 71% e non è necessario che Belluno ceda il suo pacchetto». Quindi, tutto a posto? Quasi, perché Palazzo Piloni deve comunque trovare risorse per il 2018. «Il 30 novembre incontrerò a Roma il sottosegretario Bressa e il ministro Delrio - ha concluso Padrin -. Parleremo proprio delle risorse per la viabilità».
Damiano Tormen
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Il Gazzettino