PALAZZO NODARI ROVIGO «Ascopiave? Non è nel programma di questa amministrazione,

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PALAZZO NODARIROVIGO «Ascopiave? Non è nel programma di questa amministrazione, ma so che se n'è parlato. L'orientamento è quello di mantenere le azioni». A dirlo è il...

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PALAZZO NODARI
ROVIGO «Ascopiave? Non è nel programma di questa amministrazione, ma so che se n'è parlato. L'orientamento è quello di mantenere le azioni». A dirlo è il sindaco Massimo Bergamin, interpellato sulla possibile vendita delle quote di Ascopiave da parte di Asm. La pesante situazione delle casse di Palazzo Nodari sta spingendo una parte della maggioranza a valutare seriamente la vendita di una parte di quelle azioni d'oro, visto che il valore è notevolmente salito negli anni. A oggi la vendita totale potrebbe rendere al Comune una cifra vicina ai 30 milioni, un tesoro che permetterebbe all'amministrazione Bergamin di proporre nel suo ultimo anno e mezzo di mandato un'opera di grande rilievo, che si rivelerebbe un buon biglietto da visita per le elezioni comunali del 2020. La cifra, in ogni caso, è molto difficile da calcolare con precisione visto, l'andamento altalenante del titolo azionario a Piazza Affari da inizio ottobre a oggi. Quel che fa gola, però, è mettere una pezza alle varie falle che si trovano nel bilancio: l'ingiunzione di pagamento di Unipol Banca per il polo natatorio da oltre sei milioni di euro, le varie cause attive, la necessità di avviare investimenti minimi essenziali per la città, tutto questo sta costringendo la maggioranza a prendere una qualsiasi decisione purché salti fuori qualche euro a disposizione della giunta.

NO ALLA CESSIONE
Bergamin, comunque, afferma che non è in programma alcuna vendita delle azioni. «Bisogna distingue quello che fu oggetto di disputa politica tra i partiti nel 2013, ovvero la cessione del 51% delle quote di Asm Set, dalle azioni di Ascopiave, perché sono due cose diverse - ha detto il sindaco - mi sembra evidente che non è nel nostro programma, ma è oggetto di confronto nella maggioranza. Il buon padre di famiglia ascolta tutti, è stato fatto un giro di consultazioni durante l'incontro di maggioranza e mi sembra evidente che l'orientamento è quello di mantenere l'attuale pacchetto di azioni di 10,3 milioni di quote. Non ci sono drammi politici su questa cosa. Se poi ci saranno delle evoluzioni, queste vanno al di là delle nostre competenze, vista la volontà di Ascopiave di cedere il pacchetto clienti della rete gas ed energia elettrica».

È probabile che il primo cittadino e l'amministratore delegato di Asm Alessandro Duò abbiano preso in mano i bilanci e la calcolatrice, dopo aver sentito parlare di questa idea. L'anno scorso Ascopiave ha staccato un dividendo ad Asm di 1,8 milioni, l'anno prima ancora erano 1,5 i milioni: è meglio un uovo oggi o una gallina domani?
A.Luc.
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Il Gazzettino