PALAZZO MORONI PADOVA Una sala civica sopraelevata, con parcheggio per biciclette,

PALAZZO MORONI PADOVA Una sala civica sopraelevata, con parcheggio per biciclette,
PALAZZO MORONIPADOVA Una sala civica sopraelevata, con parcheggio per biciclette, da realizzare in via da Bassano. Il progetto per l'Arcella targato Renzo Piano negli ultimi...

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PALAZZO MORONI
PADOVA Una sala civica sopraelevata, con parcheggio per biciclette, da realizzare in via da Bassano. Il progetto per l'Arcella targato Renzo Piano negli ultimi giorni ha infiammato il dibattito politico e ora, dopo le pesanti critiche del consigliere Foresta nei confronti del collega Pillitteri (entrambi in maggioranza), ad intervenire è direttamente il sindaco Sergio Giordani. « Penso siano polemiche agostane che lasciano un po' il tempo che trovano anche perché sono tante le cose importanti che stiamo facendo. Nel massimo rispetto per tutti, consiglieri e assessori, vorrei chiarire soprattutto ai cittadini che la delega all'Arcella l'ho affidata io, viene esercitata su mio pieno mandato e totale fiducia a Pillitteri che sta facendo un ottimo lavoro e nessuno può metterlo in discussione - dice Giordani -. Un lavoro che si vede, con un quartiere tornato ricco di attività e che vive nuova energia, nel quale l'amministrazione sta investendo molto. Vogliamo lavorare sempre di più a questo rinascimento, insieme a giunta, consiglio e consulta. La scelta di affidare una delega specifica per questo particolare quartiere si è dimostrata giusta e io non posso che ringraziare Pillitteri che se ne è fatto carico dedicando passione e tempo in modo del tutto gratuito - chiude -. Agli arcellani dico che possono aspettarsi ancora molto da noi, vogliamo che il quartiere diventi un luogo di cui la città è già e sarà sempre più orgogliosa. Ai miei dico che per raggiungere questi risultati serve solo tanto lavoro e zero polemiche. All'opposizione che si affanna a delegittimare il quartiere danneggiandolo - chiude - dico che i cittadini non sono stupidi e sanno distinguere fra tante parole ed i fatti».

LA REPLICA
«Ho aspettato due giorni che Foresta ritrattasse pubblicamente le sue parole, ma non è successo - aggiunge Pillitteri -. Credo che le sue stesse esternazioni ferragostane dimostrino lo spessore della persona. La delega inizialmente gli era stata offerta dal sindaco, salvo essere sdegnosamente rifiutata perché, stando a quanto dettomi dal diretto interessato, essere il delegato dell'Arcella significava solo prendersi un sacco di rogne. Forse che la sua improvvisa attenzione per il quartiere dipenda dal fatto che le cose iniziano a cambiare, addirittura con il coinvolgimento di nomi importanti? Sono stato invitato al Senato solo per raccontare pregi e difetti del quartiere, indicando al senatore Renzo Piano la zona del Borgomagno come la più bisognosa di un suo incisivo intervento: nulla di più. Quindi non capisco dove siano le frottole che mi vengono attribuite, per giunta a tre mesi di distanza. La riunione operativa per discutere del progetto si è tenuta a Genova a inizio agosto ed era presente il vicesindaco Lorenzoni, non io - insiste Pillitteri -. quindi Foresta intende lamentare che non siano stati tenuti nella debita considerazione i lavori della Commissione che presiede, dovrebbe forse rivolgersi al delegato all'Urbanistica.Spiace come tra colleghi spesso non prevalga la collaborazione per il bene comune - chiude - che certamente può e deve passare anche per la critica costruttiva, ma sterili individualismi dettati dal bisogno di visibilità».
L'ASSESSORE

«Polemica è stucchevole e ingiusta». Così il vicesindaco Arturo Lorenzoni definisce quella innescata dei consiglieri Foresta e Lonardi. «Importante è non partire con le critiche se non si hanno le informazioni sul lavoro svolto. Meglio chiederle, così si lavora in modo costruttivo. Il progetto è frutto di tante ore di interviste condotte con curiosità e disponibilità, per comprendere le caratteristiche del quartiere e le sue aspettative. Inoltre il lavoro in atto è pagato con i fondi del senatore Piano, che di sua tasca paga le borse per coloro che lavorano per il quartiere».
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino