PALAZZO MORONI PADOVA «I reati sono in calo e questo è un segnale positivo,

PALAZZO MORONI PADOVA «I reati sono in calo e questo è un segnale positivo,
PALAZZO MORONIPADOVA «I reati sono in calo e questo è un segnale positivo, segno che lo sforzo di forze dell'ordine e istituzioni non si è mai interrotto. Su fenomeni...

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PALAZZO MORONI
PADOVA «I reati sono in calo e questo è un segnale positivo, segno che lo sforzo di forze dell'ordine e istituzioni non si è mai interrotto. Su fenomeni importanti e delicati come lo spaccio non serve fare campagna elettorale permanente, per avere risultati serve una strategia complessiva che abbracci anche la sfera delle associazioni». Nel proprio intervento di fine anno Sergio Giordani pone l'attenzione anche sul tema-sicurezza. Il sindaco sorride di fronte al dato sui reati complessivi in calo, ma non passa inosservato l'aumento degli scippi in città: «Sono certo che il potenziamento massiccio della videosorveglianza e dell'organico dei vigili impiegati in strada - commenta - aiuterà a contrastare anche questi reati».

PROGETTO COMPLESSIVO
Il sindaco sta passando alcuni giorni di vacanza con la moglie Lucia a New York, ma ieri è comunque intervenuto con un lungo intervento di fine anno. Una sorta di bilancio di metà mandato. «Oggi Padova ha bisogno di un progetto complessivo, di un piano strategico che tocchi ogni aspetto e sia resistente alle liti della politica nonché ai fisiologici cambiamenti di amministrazione - evidenzia Giordani -. Per vincere in competitività, in sostenibilità e in qualità della vita non c'è tempo da perdere e vanno immaginate oggi le linee guida che ci portano almeno al 2030 e oltre. Il 2020 è l'anno giusto per costruire questo grande piano, un piano per Padova capitale del Nordest nei fatti».
Il modello a cui guardare è, sotto molti punti di vista, Milano: «Di sindaci ne sono cambiati, ma i risultati straordinari sono sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo imboccare questa strada. A metà mandato, qualsiasi cosa riservino i prossimi anno, sento l'esigenza di produrre un progetto di grande Padova per i prossimi 10 anni, lo spirito con cui ogni giorno faccio il sindaco della mia città è proprio questo: fare il mio pezzo di strada con il massimo dell'impegno per lasciare cose buone dopo e a tutti».
MOMENTO DI SVOLTA
«Cresce il turismo, crescono gli investimenti, cresce la ricchezza, la qualità della vita, l'occupazione e tante opere si sono sbloccate - prosegue il sindaco -. Servono linee guida solide per avviare il percorso che non ci faccia morire intossicati dallo smog, serve armonizzare in un unico schema vincente tutte le opere strategiche in campo oggi e quelle future: ospedale, centro congressi, tram, arena della musica, Fiera, Auditorium e conservatorio, nuovo polo polisportivo all'euganeo, nuova stazione ferroviaria, nuova questura, Prandina. Serve avviare un discorso serio - continua - sul consolidamento e la conversione del nostro tessuto industriale e produttivo. Dobbiamo pure vendere meglio Padova nel mondo perché è bellissima. Quest'anno speriamo di raggiungere un nuovo straordinario risultato con un nuovo sito patrimonio Unesco».
LE COLLABORAZIONI
Giordani guarda anche a Università, Camera di Commercio e Provincia: «Sono convintissimo che di tutto questo si debbano rendere protagonisti anche loro e farò io il primo passo. Attenzione però, nessuno di noi è tuttologo e non è detto che risiedano solo in Padova le competenze per disegnare il futuro. Sono convinto che affidarsi ai migliori esperti nazionali e internazionali che hanno già seguito in passato i modelli vincenti nel presente sia un segno di lungimiranza».

Altri passaggi del discorso di fine anno sono rivolti agli anziani («risorse, non problemi«) e alla massiccia presenza di residenti stranieri «L'Arcella pareva fino a tre anni fa ricettacolo di ogni male anche a causa di una politica che sapeva solo puntare il dito, oggi è considerata un luogo dove si può star bene e migliaia di padovani affermano con orgoglio di essere arcellani. Continueremo - è la chiosa finale - a prenderci cura di ogni quartiere».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino