Palazzo Moroni commissariato, dubbi sulla riconferma di Penta

Palazzo Moroni commissariato, dubbi sulla riconferma di Penta
(M.G.) Il Commissario prefettizio Michele Penta 68 anni, napoletano, designato il 15 novembre dal prefetto Patrizia Impresa, potrebbe non essere confermato come commissario...

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(M.G.) Il Commissario prefettizio Michele Penta 68 anni, napoletano, designato il 15 novembre dal prefetto Patrizia Impresa, potrebbe non essere confermato come commissario straordinario da parte del Presidente della Repubblica. Per il momento è solo una voce raccolta e non riguarda minimamente l'attegiamento coraggiozo che il Commissario ha tenuto ad esempio sulla vicenda del nuovo ospedale. Il fatto è che Padova pone ogni giorno problemi molto pesanti da affrontare e decisioni gravi da asssumere che pretendono anche uno sforzo fisico e un'applicazione notevolissima. Anche perché il Commissario è affiancato soltanto da due subcommissari per il momento. A questo si aggiunge la pressione della lobby dei prefetti fuori ruolo a Roma. (Penta è in pensione) che premono per una figura scelta fra i propri ranghi. La decisione spetta al presidente della Repubblica. Penta sarà nominato a seguito dello scioglimento del consiglio comunale o del provinciale, con lo stesso decreto di scioglimento, adottato dal Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell'interno e deliberazione del Consiglio dei ministri, in esito ad una procedura avviata dal prefetto Patrizia Impresa. Per ora, iniziata la procedura ed in attesa del decreto di scioglimento, il prefetto, per motivi di grave e urgente necessità, può sospendere, per un periodo comunque non superiore a novanta giorni, il consiglio e nominare, come ha fatto, un commissario per la provvisoria amministrazione dell'ente. Quindi la tempistica può allungarsi.

Il commissario assomma in sé i poteri del sindaco, della giunta e del Consiglio e può essere affiancato da uno o più sub-commissari, ma non ha poteri speciali. Lo si è visto nel momento in cui avrebbe voluto firmare l'accordi di programma sul nuovo ospedale, ma non aveva i poteri per farlo. Se Penta dovesse essere sostituito si apre un'altra volta la partita della firma. Non è dato sapere infatti se il futuro commissario straordinario qualora fosse diverso da questo, avrà la stesa predisposizione positiva alla firma di un atto così importante per la città.
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Il Gazzettino