Palazzo Milanovich degrado in centro

Palazzo Milanovich degrado in centro
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LA PROTESTA
ROVIGO «Siamo esasperati dal degrado e dall'incuria». Descrive così il proprio stato d'animo un gruppo di residenti delle vie Miani e Viviani, stanchi di vivere, in pieno centro storico a due passi dalle piazze, in una situazione di totale abbandono a causa dello stato in cui versa Palazzo Milanovich.

Noto ai più come le ex scuole Silvestri, lo stabile è in condizioni pessime a causa del suo abbandono circa dieci anni fa. «Siamo davvero stanchi - spiega una residente che spiega di parlare a nome suo e di un nutrito gruppo di vicini di casa della zona - perché c'è l'erba alta sul marciapiede e lungo il perimetro dello stabile. In questi giorni, inoltre, sono intervenuti anche gli operai di Open Fiber per la posa della fibra ottica e la strada, già prima in cattive condizioni, adesso è persino peggiorata».
I CROLLI
È quasi passato un anno da quando la situazione di Palazzo Milanovich è prepotentemente salita agli onori della cronaca. Nell'agosto 2020, infatti, sono cadute delle porzioni di intonaco dalla facciata, fortunatamente senza arrecare danni ai passanti che di mattina popolano quella strada che collega al cuore della città.
Non si è trattato di piccoli frammenti, ma pezzi piuttosto grandi che avrebbero potuto davvero fare del male al malcapitato di turno. Lo stabile è di proprietà privata così il Comune, allertato attraverso la Polizia locale, non ha potuto far altro che transennare il tratto di marciapiede sottostante per interdire il passaggio.
LA PROPRIETÀ
Il problema, però, è che Palazzo Milanovich era della Fondazione di religione San Giovanni Bosco, un'agenzia di formazione e istruzione che ha, o sarebbe meglio dire aveva, la finalità di promuovere la maturazione personale, sociale, civile, morale e spirituale dei soggetti in crescita, diventando polo di riferimento per le famiglie, i giovani e l'intera comunità polesana.
La Fondazione era la proprietaria, poi, del complesso del Centro Don Bosco, compresi gli impianti sportivi, così come di altri immobili quali appunto il Milanovich e il complesso che ospita la scuola privata Sichirollo, che è uscita dall'orbita della Fondazione fondando un'associazione a sé per proseguire l'attività.
PROBLEMI FINANZIARI
Il passato è d'obbligo, dal momento che in quello stesso periodo sono emerse le enormi difficoltà finanziarie in cui l'ente legato alla Curia versava ed è stato nominato un custode giudiziale che gestisce le attività in grado di produrre reddito e che deve puntare alla vendita degli immobili che sono stati pignorati dalle banche creditrici verso la Fondazione, per i mutui erogati. Negli anni, a quanto pare per la crisi economica del 2008 e per alcuni investimenti infruttuosi, nonché per la mancata vendita proprio di Palazzo MIlanovich e la svalutazione degli altri immobili, si è accumulato un debito di circa 9 milioni.

Negli scorsi mesi una parte di Palazzo Milanovich è stata messa in sicurezza rimuovendo gli intonaci a rischio, così che oggi si vede un edificio con varie porzioni con i mattoni scoperti e alcune transenne del Comune, posizionate dai vigili urbani, sono state rimosse. Altre, però, occupano ancora il marciapiedi di via Miani, all'angolo con via Viviani, rimanendo una zona sporca di guano nella quale dominano sterpaglie cresciute nelle fessure dell'asfalto del marciapiedi. I residenti, però, sono stanchi e chiedono che qualcuno si faccia carico di questa situazione, affinché si intervenga per ripristinare un angolo del centro da troppo tempo dimenticato.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino