Palazzine sulla Feltrina: Ater alla carica

Palazzine sulla Feltrina: Ater alla carica
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TREVISO - (P. Cal.) Ancora un braccio di ferro tra Comune e Ater sulla gestione dell'ex caserma Piave. Il 15 febbraio scorso Luca Barattin, commissario dell'Agenzia trevigiana per l'edilizia territoriale, ha spedito una lettera al sindaco Giovanni Manildo per chiedere, ufficialmente, di riprendere una trattativa che potrebbe portare grandi cambiamenti in città. L'Ater, dopo un lungo periodo di attesa, vorrebbe riaprire il confronto sulla permuta tra la fetta dell'ex caserma ancora di sua proprietà e alcune palazzine di via Feltrina e via Castagnole invece appartenenti a Ca' Sugana. Fanno parte di un complesso residenziale formato da 12 immobili da 8 appartamenti l'uno risalenti al 1949: tre di questi sono compresi nel patrimonio comunale, il resto è di proprietà Ater. E Barattin vorrebbe prendere tutto per dare vita a un progetto molto ambizioso: radere al suolo i vecchi edifici e ricostruire un vero e proprio quartiere con appartamenti nuovi, moderni e con tutti i servizi del caso, da immettere sempre nel mercato dell'edilizia popolare a prezzi e affitti calmierati. Ma fino a quando quelle tre palazzine rimarranno del Comune non sarà possibile fare nulla. Per convincere Manildo a mollarle, Barattin ha proposto una permuta con la fetta dell'ex caserma (circa il 20% di tutta l'area) di proprietà Ater. E sarebbe anche disposto a valutare la possibilità di aggiungerci una piccola differenza dopo aver effettuato le perizie del caso. E proprio sui valori di queste proprietà elaborati dall'Agenzia delle Entrate, alcuni mesi addietro, la prima trattativa si era interrotta. Nessuna delle due parti era pienamente convinta della bontà dell'affare. Ma l'Ater ora propone di ricominciare tutto da capo, di affidare una nuova perizia a tecnici di parte (uno scelto dall'Agenzia e uno da Ca' Sugana) e su quella base avviare una discussione. Da Ca' Sugana non sono arrivati segnali particolarmente incoraggianti, se non la disponibilità a un incontro entro fine marzo.

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Il Gazzettino