Palazzina di Pediatria, nuova vita con la street art

Palazzina di Pediatria, nuova vita con la street art
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SANITÀ
PADOVA La nuova, ennesima vita della palazzina di Pediatria, comincia da una gru e decine di bombolette spray. È' stato lo street artist Tony Gallo ad abbellire in questi giorni la facciata del vecchio edificio che dà su via Giustiniani con un maxi murales raffiguarante una coppia di genitori in attesa di un figlio. E siccome il Dipartimento per la salute della donna e del bambino comprende sì l'ostetricia e ginecologia ma naturalmente anche la pediatria, l'artista dedicherà ai bambini una nuova opera, stavolta all'interno dell'edificio, nella sezione riservata ai piccoli con problemi comportamentali.

Si investe così in estetica laddove strutturalmente nulla si può fare più. La palazzina ideata più di sessant'anni fa dall'architetto Daniele Calabi, inaugurata il 24 luglio 1956 e fino a due settimane fa coperta da impalcature propedeutiche a lavori di rafforzamento di alcuni pilasti in calcestruzzo, è in progressiva e inevitabile vetustà visto che non è mai stata oggetto di interventi d'insieme, e ormai è ampiamente inidonea a erogare una moderna, efficiente, efficace e finanziariamente sostenibile attività assistenziale; soprattutto è incapace di rispondere alle attuali esigenze di un bambino bisognoso di ricovero e della famiglia che necessariamente lo accompagna.
Insomma si punta sulla bellezza nell'attesa che prenda forma il progetto della Pediatria che, com'è noto, sorgerà sulle ceneri dell'attigua palazzina di Pneumologia, prossima ad essere completamente svuotata delle attività residue contenute al suo interno (trasferite altrove), e rasa al suolo. E' lo studio degli architetti Striolo, Fochesato&Partners insieme a Proger e a Manens Tifs a progettare in questi mesi la nuova realtà che accoglierà le attività assistenziali rese all'infanzia.

La nuova Pediatria, come da programma preliminare, sarà un enorme quadrilatero ad alto contenuto tecnologico interamente dedicato alla cura del bambino: 11.932 mq complessivi, suddivisi in sette piani più l'ottavo adibito esclusivamente a locali tecnici. Vi troveranno posto pronto soccorso, pediatria d'urgenza, radiologia, le degenze di clinica pediatrica, neuropsichiatria infantile, reumatologia, malattie metaboliche, le stanze dell'analgesia, i letti di area chirurgica relativi a chirurgia e cardiologia pediatrica, le stanze dei trapiantati di midollo osseo, fegato, reni e cuore, la dialisi, l'oncoematologia pediatrica, sia degenze che day-hospital, le terapie intensive, pediatrica e cardiochiurgica più le degenze della cardiochirurgia pediatrica e le sale operatorie (quattro più una ibrida). La copertura finanziaria c'è già: 54 milioni di euro comprensiva di costruzione, attrezzature e tecnologie.
Federica Cappellato
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Il Gazzettino