Se pensare a un figlio che ruba alla propria madre è sicuramente l'elemento che più disturba nella vicenda di Galzignano, non lascia indifferenti neppure il comportamento...
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Verificando le fatture emesse in quello stesso giorno, infatti, i carabinieri hanno telefonato ai tre intestatari, che però hanno negato di essersi rivolti all'esercizio in quella specifica data. Seppur senza saperlo, inoltre, l'esercente aveva acquistato i gioielli da un ricettatore. In base a tutti questi elementi, i carabinieri della stazione di Monselice hanno ritenuto che ci fossero i presupposti per la sospensione della licenza e ne hanno avanzato richiesta alla Questura di Padova. Il questore Paolo Fassari ha convenuto che vi fossero i presupposti e ha disposto la sospensione della licenza per trenta giorni. L'esecuzione del provvedimento risale a venerdì scorso. Ieri, a conclusione della vicenda, i carabinieri hanno ritenuto di poterla rendere pubblica. (Ca.B.)
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Il Gazzettino