Pagamenti intestati a tre ignari clienti

Pagamenti intestati a tre ignari clienti
Se pensare a un figlio che ruba alla propria madre è sicuramente l'elemento che più disturba nella vicenda di Galzignano, non lascia indifferenti neppure il comportamento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Se pensare a un figlio che ruba alla propria madre è sicuramente l'elemento che più disturba nella vicenda di Galzignano, non lascia indifferenti neppure il comportamento assunto dalla 46enne titolare del Compro Oro di Torreglia. I carabinieri della stazione di Monselice, che si sono occupati delle indagini, le hanno imputato diverse irregolarità. I registri hanno infatti rivelato le tre false fatture, che la donna aveva intestato a tre ignari clienti per superare lo scoglio della soglia dei 500 euro.

Verificando le fatture emesse in quello stesso giorno, infatti, i carabinieri hanno telefonato ai tre intestatari, che però hanno negato di essersi rivolti all'esercizio in quella specifica data. Seppur senza saperlo, inoltre, l'esercente aveva acquistato i gioielli da un ricettatore. In base a tutti questi elementi, i carabinieri della stazione di Monselice hanno ritenuto che ci fossero i presupposti per la sospensione della licenza e ne hanno avanzato richiesta alla Questura di Padova. Il questore Paolo Fassari ha convenuto che vi fossero i presupposti e ha disposto la sospensione della licenza per trenta giorni. L'esecuzione del provvedimento risale a venerdì scorso. Ieri, a conclusione della vicenda, i carabinieri hanno ritenuto di poterla rendere pubblica. (Ca.B.)
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino