Padovanelle, lavori anti-degrado

Padovanelle, lavori anti-degrado
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IL PROGETTO
PADOVA Al via la messa in sicurezza delle Padovanelle, e intanto il Comune annuncia l'intenzione di acquisire villa Breda. Palazzo Moroni continua a cercare di contrastare il degrado in città. Operai al lavoro ieri mattina all'ippodromo cittadino, uno dei luoghi simbolo dell'illegalità presenti a Padova. «L'intervento ha spiegato l'assessore all'Avvocatura civica Diego Bonavina riguarda l'ex hotel e l'ex ristorante. È necessario dal momento che il parcheggio delle due strutture era diventato una vera e propria discarica e che, soprattutto l'albergo, si era trasformato in un ricettacolo di sbandati. Dato che questi immobili fanno parte del patrimonio della Fondazione Breda, dobbiamo ringraziare il custode giudiziario, quindi il notaio Carrucciu, che ha reso possibile questa operazione che dal punto di vista economico sarà a loro carico». «Acegas, invece, provvederà allo sgombero della spazzatura e degli ingombranti» ha detto ancora Bonavina che, però, non nasconde l'interesse del Comune sul patrimonio della Fondazione Breda. «Nei primi mesi del 2019 dovrebbe andare all'asta il patrimonio della Breda: si tratta di svariati immobili che vanno dall'Ippodromo, all'hotel, al ristorante, passando per villa Breda, l'asilo e la casa di riposo ha spiegato ancora l'assessore L'auspicio è che non venga messo all'asta l'intero patrimonio, ma che i lotti vengano divisi. Il Comune è interessato all'acquisto di villa Breda. Una struttura che, dati i vincoli, molto difficilmente potrà ospitare attività commerciali o ricettive».

ALBERGO E LOCALE
Alcuni imprenditori, poi, avrebbero manifestato il loro interesse per l'hotel e per il ristorante alle Padovanelle. La Fondazione Breda è stata istituita per Regio Decreto nel febbraio del 1905 e poteva contare su un sostanzioso lascito dell'imprenditore Vincenzo Stefano Breda morto nel 1903. «Avendo la mia esperienza dimostrato come le fortune create con l'onesto lavoro vadano spesso disperse o per vizi o per l'imbecillità degli eredi, io ho pensato di lasciare molta parte delle mie sostanze ad un ente morale» spiegava nel suo testamento Breda. Scopo della fondazione era quello di istituire un asilo per i bambini e una casa di riposo per gli anziani. Nel 2008, però, un'inchiesta della Procura di Padova accese i riflettori su una dissipazione del patrimonio che ha portato a 25 milioni di euro di debiti.
Ieri, intanto, Bonavina ha ribadito l'interesse di palazzo Moroni anche per l'acquisto dell'ex palazzina del Coni in piazza Azzurri d'Italia.

Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino