Padova, Roberto Baggio vince la causa con gli animalisti: «È stato diffamato»

Padova, Roberto Baggio vince la causa con gli animalisti: «È stato diffamato»
IL PROCESSOPADOVA Il pallone d'oro Roberto Baggio ha vinto la prima partita in tribunale a Padova contro il movimento Centopercentoanimalisti e il suo leader Paolo Mocavero. L'ex...

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IL PROCESSO
PADOVA Il pallone d'oro Roberto Baggio ha vinto la prima partita in tribunale a Padova contro il movimento Centopercentoanimalisti e il suo leader Paolo Mocavero. L'ex calciatore di Juventus, Milan e Inter, 53 anni da Caldogno in provincia di Vicenza, si è costituito parte civile, affiancato dall'avvocato Pasquale Pantano del foro di Milano, in un processo per diffamazione contro l'imputato Mocavero. E ieri, il difensore degli animali, è stato condannato a una pena di otto mesi e a un risarcimento danni di 5 mila euro: a suo carico anche le spese processuali. «Credo che chiunque venga offeso - ha dichiarato Baggio dopo la sentenza - abbia il diritto di difendersi». Il Divin codino (ora tagliato), per buona parte della mattinata, è stato l'attrazione per cancellieri e avvocati. In molti hanno raggiunto l'aula B al piano terra, per scattare un selfie insieme al campione.

LA VICENDA

Tutto è iniziato il 25 febbraio del 2015, durante una delle tante battaglie animaliste condotte da Paolo Mocavero, l'ex dj fondatore del movimento Centopercentoanimalisti. Quel sabato pomeriggio Baggio è stato duramente contestato dai seguaci di Mocavero, alla fiera della caccia e della pesca di Vicenza. Appena l'ex calciatore è stato riconosciuto dai militanti di Centopercentoanimalisti, è stato riempito di fischi e bersagliato con rotoli di carta igienica. Il movimento animalista ha poi pubblicato nel suo sito, contro i cacciatori, diverse frasi tra cui ...Ancora più divertente, è stato l'ex calciatore Roberto Baggio che ha il coraggio di definirsi buddista... probabilmente, visto il suo livello culturale, non conosce il significato delle parole ed esercita la caccia, andando anche all'estero con i famigerati viaggi della morte. Anche lui ha ricevuto la sua parte sia all'entrata e sia all'uscita.... Mocavero, dopo la sentenza di condanna, ha dichiarato: «Chiaro che la sentenza è singolare e censura il diritto di critica, perchè di questo si parla, sono comunque fiducioso e farò ricorso in Appello. La partita con il cacciatore Baggio, quindi non è ancora terminata, al momento si è aggiudicato la partita di andata. Un ringraziamento all'avvocato Marco Cinetto, rimasto anche lui di sasso, stiamo parlando di 8 mesi per un reato di diffamazione, viva l'Italia!». Ma in realtà Mocavero dovrà comparire di nuovo in aula a Padova, questa volta il 9 giugno, per un'altra diffamazione ai danni del campione. In un'intervista rilasciata alla nota trasmissione radiofonica La Zanzara del 20 febbraio 2018, ha di nuovo offeso Baggio per la sua attività di cacciatore. Il pallone d'oro, prima di lasciare il palazzo di giustizia, si è concesso alla stampa. Baggio era stato attaccato dal movimento animalista anche per la sua religione, il buddismo: «Credo che ognuno di noi nella vita sia libero di fare quello che crede, io non ho mai giudicato nessuno. Sui soldi che arriveranno per il risarcimento danni, se arriveranno, non ho ancora deciso cosa farci». E sui Centopercentoanimalisti? «Non mi interessano e poi quello che ho sentito in aula mi è sufficiente». Prima del commiato un pensiero all'emergenza sanitaria e all'amato calcio: «Vivo questo difficile momento come tutti, sto nella mia casa nel vicentino. Poi vedere gli stadi vuoti, mi procura tanta tristezza».
Marco Aldighieri
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Il Gazzettino