Otto anni a capo del governo bastano, Key si dimette: «Torno alla famiglia»

Otto anni a capo del governo bastano, Key si dimette: «Torno alla famiglia»
WELLINGTON - Dopo otto anni alla guida della Nuova Zelanda, il primo ministro John Key ha annunciato le sue dimissioni. Secondo quanto scrive il New Zealand Herald, Key ha citato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
WELLINGTON - Dopo otto anni alla guida della Nuova Zelanda, il primo ministro John Key ha annunciato le sue dimissioni. Secondo quanto scrive il New Zealand Herald, Key ha citato questioni familiari motivando la sua decisione.

Il mio lavoro ha comportato grandi sacrifici «per le persone a me più care», ha detto il premier dimissionario. Mia moglie «Bronagh - ha sottolineato - ha fatto un enorme sacrificio durante il mio tempo passato in politica e ora è il momento giusto per fare un passo indietro nella mia carriera e trascorrere più tempo a casa».
Secondo quanto dichiarato dallo stesso Key, dietro la sua decisione non c'è alcuno scandalo e ha pure spazzato il campo da dubbi sulla propria salute. Nulla di tutto questo per il premier del paese celebre in tutto il mondo per i granitici All Blacks e molte appassionanti sfide di America's Cup. Smentito anche un ipotetico diktat di Bronagh, «Nulla di tutto questo. Mia moglie miè stata sempre vicina e se avessi voluto presentarmi per un quarto mandato mi avrebbe appoggiato. Ma l'ultimo decennio è stato molto duro e pesante anche per la nostra famiglia: è semplicemente tempo di tornare a casa».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino