«Eccome se resto, semmai combatto per Venezia». A schierarsi in controtendenza dalle altre celebrità è l'attrice Ottavia Piccolo, che da 16 anni ha casa in laguna ma da un...
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«Tutti scappano, io invece sono arrivata per restare - scherza l'attrice - i problemi del degrado in città non nascono oggi, e sono comuni ad altre città d'arte come Roma e Firenze. Non vi sono soluzioni semplici, va fatto ai capire ai turisti che la città non è un parco giochi dove tutto è permesso, ma sono i veneziani, per primi, a doverle portare veramente rispetto. Perché non sono certo i visitatori ad affittare le residenze in nero e trasgredire le regole per propri tornaconto. È difficile - aggiunge Piccolo - barricarsi dietro all'idea o alla soluzione di avere dei limiti di accesso in centro storico, come il numero chiuso in città. Non possiamo e non dobbiamo impedire al mondo di venire qui, piuttosto dobbiamo educare i visitatori a ciò che andranno a vedere».
«E, cosa più difficile - aggiunge l'attrice - bisogna far capire che lo spazio pubblico non può esser utilizzato dal turista come uno spazio privato, perché merita rispetto e decoro. E ricordando la partecipazione dell'attrice al progetto dello scorso anno per arrestare la chiusura delle librerie in città: «Sono felice di poter partecipare in prima persona ad iniziative qualificanti per la città, che forse non ne risolvono i problemi ma la rendono più vivibile».
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Il Gazzettino