San Francesco-Cappuccini rappresenta una sorta di frontiera: tra Pordenone e Porcia, centro e linea ferroviaria, borgo e periferia. Un quartiere operaio, con una sagra ricca di...
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PRIMATO - «Pensate - ricorda don Furlan -, che in quest'area urbana era stato costruito prima l'oratorio, in tre fasi a partire dal 1962, e soltanto dopo la chiesa. Del resto, senza il primo una parrocchia può offrire il servizio liturgico, ma ogni altra attività ne resta mortificata. Per esempio: si faticherebbe a proporre il catechismo e quindi non ci sarebbero neanche più i sacramenti da celebrare. Poi mancherebbero i momenti aggregativi e non si potrebbe garantire l'ospitalità a chi la chiede. Per questo l'oratorio, inteso non solo come luogo dei ragazzi ma come autentica casa della comunità, diventa prezioso, direi quasi essenziale».
INTERVENTO - La struttura attuale di piazza San Gottardo non è più a norma, costa molto in termini di gestione e rischia la chiusura. In sintesi: barriere architettoniche, impiantistica vetusta, infiltrazioni di umidità, fognature inadeguate, perdite dal tetto, bagni insufficienti. Da qui il progetto d'intervento con diversi punti qualificanti, a partire dall'antisismicità. Nei 900 metri quadrati troveranno spazio anche una cappella, una cucina e gli spogliatoi per la società calcistica (giovani e amatori) del San Francesco.
SCELTE - La situazione critica dell'esistente ha spinto a non scegliere la strada della ristrutturazione, bensì quella della costruzione di un nuovo edificio, potendo così attingere (via Cei) al contributo garantito dall'8 per mille e alle entrate dei futuri affitti, sportivi e non. Il Consiglio per gli affari economici, con l'obiettivo di produrre il minore aggravio possibile per la parrocchia, ha realizzato uno studio tecnico. La perizia ha quantificato il costo massimo dell'opera in un milione e 881 mila euro, comprensivo dell'abbattimento del vecchio stabile a tre piani e dell'ampliamento della piastra polivalente in cemento. Buona parte della somma da aggiungere ai fondi regionali per completare i lavori sarà garantita dai fondi della Conferenza episcopale. Al piano inferiore troveranno posto la vasca antincendio, la centrale termica, i servizi igienici e le aule di catechismo. In quello superiore altri servizi, pensati anche per la sagra, e un salone di 220 metri quadrati.
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Il Gazzettino