Ospedale di Gemona, sì al Centro di élite

Ospedale di Gemona, sì al Centro di élite
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IL VIA LIBERA
GEMONA L'ospedale di Gemona centro di riferimento riabilitativo. È la proposta elaborata nel tavolo di lavoro coordinato dal sindaco Roberto Revelant e che ha acquisito il via libera anche dei tre Comitati a difesa del futuro dell'ospedale San Michele e dei sindaci del territorio. Il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi è pronto a trasferire la sfida nelle aule della politica regionale. «Oggi raccogliamo una responsabilità importante al termine di un lavoro che abbiamo svolto in silenzio in questi mesi con l'obiettivo di individuare per l'ospedale di Gemona una specializzazione delle funzioni che, oltre al territorio, possa servire un ampio bacino di utenza: un'operazione che non è in conflitto con altre aree ma che, anzi, rimette ordine a quanto previsto dalla precedente Amministrazione», ha dichiarato Riccardi al termine del voto unanime che i sindaci hanno espresso nella sala consiliare di Palazzo Boton e a seguito dell'incontro con i Comitati Cicogna, San Michele e Vogliamo l'ospedale a Gemona.

I VANTAGGI
Mettere in sicurezza il futuro del nosocomio, individuando a Gemona un centro di riferimento riabilitativo consentirebbe, infatti, di non perdere gli 800-1000 utenti che attualmente vengono intercettati fuori regione e contemporaneamente sgravare i posti letto della Terapia intensiva di Udine. «Un mandato forte che riceviamo da un'area così importante e vasta del Fvg - ha affermato Riccardi -. Incontrare i portavoce dei comitati e raccogliere l'unanimità sulla proposta e il percorso da portare avanti per Gemona è per me un risultato molto importante e che ripaga del metodo assunto e del lavoro di questi mesi in un territorio tra i più fragili» ha aggiunto, definendo quella per Gemona «un'operazione istituzionalmente simbolica. Secondo me dobbiamo riproporlo in tanti altri territori della regione, con la consapevolezza che oggi il problema più serio non è la spesa ma la disponibilità di professionisti di qualità: per questo il modello che porta in una struttura la concentrazione di alta specialità sarà vincente».
Oltre al Centro di riabilitazione, a Riccardi è stato sottoposto un altro tema importante per le strutture sanitarie: la gestione dell'emergenza e la garanzia di spazi di osservazione temporanea, nonché la necessità di attivare a Gemona anche altre attività di chirurgia ambulatoriale complessa oltre al potenziamento dell'hospice, delle Rsa. «Ulteriore necessità che abbiamo raccolto - ha spiegato Revelant - è il potenziamento dei servizi e il settore della Medicina dello sport».

Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino