ORGOGLIO BELLUNESE Quattro big della ristorazione bellunese, tutti in un unico menù ed una serata gourmet per raccogliere fondi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quattro big della ristorazione bellunese, tutti in un unico menù ed una serata gourmet per raccogliere fondi per la ripartenza del bellunese martoriato dal maltempo, un poker di ristoranti fra più apprezzati del territorio, dall'Alpago al Basso Feltrino. «Cuore, cibo e futuro a tavola per le Dolomiti è il nome di una serata unica, perché nella cornice della vecchia Cartiera di Vas la serata solidale avrà come protagonisti Locanda San Lorenzo (Puos d'Alpago), Locanda Solagna (Vas-Quero Vas), ristorante Panevin (Cart) e Villa Clizia (Paderno) che metteranno a disposizione alcune delle loro ricette per realizzare un menù degustazione che, assieme alla selezione di vini Biasiotto, sarà una combinazione perfetta di cucina gourmet e orgoglio bellunese. A mettere in moto la macchina organizzativa Andrea Biasiotto dell'azienda agricola Biasiotto e Andrea Riboni della Locanda Solagna. «Durante la conta dei danni sentivo crescere l'urgenza di attivarmi per fare qualcosa per contribuire alla ripartenza del bellunese spiega Andrea Biasiotto io produco vini, vivo immerso nelle relazioni con chi fa ristorazione, l'idea di una cena è stata quindi del tutto naturale». E immediata è stata l'adesione dei tanti: dalla fornitura delle materie prime, all'allestimento degli spazi, tutto quello che andrà in scena sabato 24 novembre prossimo alla Cartiera di Vas, è tutto frutto di collaborazioni gratuite, disinteressate e solidali. L'ambientazione è bellissima, il menù irripetibile, i posti limitati, (prenotazione allo 0439/788019). Contributo minimo per la serata, 60 euro. L'intero incasso sarà devoluto ai territori colpiti dal maltempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino