OPITERGINO MOTTENSE ODERZO La giornata vaccinale della Domenica delle Palme si

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OPITERGINO MOTTENSEODERZO La giornata vaccinale della Domenica delle Palme si è svolta nel migliore dei modi, senza attese né code. Le persone convocate sono giunte nell'area...

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OPITERGINO MOTTENSE
ODERZO La giornata vaccinale della Domenica delle Palme si è svolta nel migliore dei modi, senza attese né code. Le persone convocate sono giunte nell'area dedicata, presso il Foro Boario, confluendo lentamente e senza ammassamenti. Ad aspettarli un cospicuo numero di volontari della Protezione Civile do Oderzo, Cessalto e Chiarano che dopo aver preso la temperatura a coloro che arrivavano al cancello li facevano proseguire all'interno dove era aperto un centro per la registrazione ed il controllo: «I convocati di oggi erano 300 circa - spiega la responsabile dell'hub vaccinale, la dottoressa Maria Dalmanzio -. Un numero decisamente gestibile, anche tenendo conto che molti della popolazione over ottanta erano già stati vaccinati nelle numerosa RSA presenti nel territorio».

Sei le postazioni vaccinali aperte dalle otto del mattino dove i vaccini inoculati erano sia Astrazeneca che Moderna. Qui hanno operato una ventina tra medici e personale infermieristico specializzato. Alcuni dei vaccinati non erano del 1936 ma hanno ricevuto ugualmente la dose del vaccino, come nel caso di Egidio Giacomazzi, classe 1934 di S. Michele del Piave: «Sono venuto, ho chiesto di farmi il vaccino e me lo hanno fatto. Tutti sono stati molto gentili e da quando sono arrivato a quando sono uscito non è passata nemmeno mezz'ora, posso solo dire bravi a tutti. Tra 28 giorni tornerò a farmi la seconda dose. La mia speranza è che si possa sviluppare quanto prima un vaccino locale, nostrano in modo da non dover dipendere dagli altri».
Anna Zago, accompagnata da una delle figlie racconta di aver avuto paura: «Non volevo venire inizialmente, avevo paura, lo confesso, era più la paura dell'ago, come si vede in televisione, sembrava grande, poi le figlie e le nuore mi hanno fatto ragionare e ho deciso che forse era meglio farlo il vaccino. Adesso sono felice. Non mi sono nemmeno accorta della puntura e tornerò volentieri per il richiamo. Bravi tutti gli operatori». Giuseppe Val, classe 1936 è un vulcanico vecchietto: «Ho fatto il vaccino, senza paura, ho girato il mondo come elettricista industriale. Ho in programma di andare avanti ancora molti anni».

Pio Dal Cin
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Il Gazzettino