Opere d'arte sorvegliate speciali Formazione ad hoc per 350 volontari

Opere d'arte sorvegliate speciali Formazione ad hoc per 350 volontari
PROTEZIONE CIVILEUDINE Opere d'arte sorvegliate speciali: ora ci saranno nuovi occhi impegnati per la loro tutela, grazie ai volontari della Protezione civile appositamente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PROTEZIONE CIVILE
UDINE Opere d'arte sorvegliate speciali: ora ci saranno nuovi occhi impegnati per la loro tutela, grazie ai volontari della Protezione civile appositamente formati con questo obiettivo. «Tutelare il patrimonio culturale è una responsabilità e in questo c'è un grande riconoscimento di fiducia da parte della Soprintendenza verso la nostra Protezione civile che ancora una volta si dimostra all'avanguardia negli interventi di emergenza», ha detto il vice governatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, inaugurando in castello a Udine la sessione operativa del corso in tutela del patrimonio culturale per 51 volontari della Protezione civile. «Si tratta di un'operazione importante e di qualità - ha evidenziato Riccardi - nonché un'iniziativa molto complessa che include il valore di un'alleanza trasversale del sistema istituzionale in cui le competenze di Stato, Regione e Comune si uniscono per garantire prestazioni importanti». La giornata si è aperta con la firma da parte di Riccardi della convenzione tra la Protezione Civile regionalee la Soprintendenza, che conta su uno stanziamento regionale di 18mila euro ed è la seconda dopo quella avviata nel 2016, grazie alla quale è già stato possibile formare 300 volontari. Durante il corso i volontari sono stati divisi in quattro gruppi ed assegnati ad altrettanti scenari operativi. Il primo si è svolto nel deposito interrato del museo archeologico dove sono state recuperate, spolverate e imballate alcune anfore romane ed una serie di reperti provenienti dalla chiesa di Santa Maria del castello. Il secondo scenario si è svolto nell'allestimento permanente del museo archeologico e ha impegnato i corsisti nell'imballaggio e spostamento di una testa romana e di manufatti in terra cotta e metallo. Infine, nel deposito del sottotetto due gruppi si sono occupati del recupero di anfore e materiale lapideo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino