Operazioni non stop: «Coperta corta»

Operazioni non stop: «Coperta corta»
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TREVISO (m.f.) Si lavora sulla riorganizzazione delle sale operatorie del Ca' Foncello. La strada verso l'apertura per 12 ore al giorno pare in salita. Nei giorni scorsi la direzione generale ha incontrato il personale, medici, infermieri e operatori socio-sanitari, per fare il punto della situazione. «Oggi i carichi sulle spalle dei lavoratori sono notevoli spiega Andrea Artuso (Fp-Cgil) si ricorre spesso alla reperibilità, anche oltre i termini contrattuali. E a volte non vengono rispettate le 11 ore consecutive di riposo». Da qui la necessità di riorganizzare. Tra le possibilità sul tavolo c'è l'inserimento nelle sale operatorie di figure aggiuntive come gli operatori socio-sanitari. «Potrebbe essere una strada sottolinea Artuso ma queste devono essere di supporto all'infermiere, non sostituirlo. La verità è che la coperta è corta ed è difficile riorganizzare il servizio se non si apre a un aumento della dotazione organica, sia medici che infermieri». Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl 2, ha messo in conto nuove assunzioni. Ma allo stesso tempo ha messo nel mirino l'apertura delle sale operatorie per 12 ore al giorno anche per gli interventi programmati: dalle 8 alle 20 e non più solo dalle 8 alle 15.30. L'obiettivo è aumentare la produzione per abbattere le liste d'attesa. Sulla stessa linea, il direttore punta a ridurre al minimo gli sprechi di tempo facendo adottare alle equipe mediche i principi del metodo lean, che ha fatto la fortuna della Toyota snellendo i processi per la produzione delle auto. «Sarà possibile recuperare anche un'ora per turno», ha assicurato. Al momento, però, pare che solo una sala operatoria abbia le carte in regola per poter funzionare per 12 ore al giorno. Questa settimana Benazzi dovrebbe incontrare le sigle sindacali.

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Il Gazzettino