Operazione Atap, bagarre in Consiglio

Operazione Atap, bagarre in Consiglio
Sull'operazione Atap la delibera cambia ancora, ma le modifiche non...

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Sull'operazione Atap la delibera cambia ancora, ma le modifiche non bastano a convincere l'opposizione. Così il dibattito sul via libera alla vendita delle partecipazioni nella società del trasporto pubblico locale continua fino a tarda notte, dopo due richieste di rinvio della delibera arrivate dall'opposizione ma respinte. La maggioranza di centrodestra si è infatti ricompattata sulla scelta di vendere, che aveva suscitato perplessità anche in alcuni dei gruppi che sostengono l'esecutivo, e ha accolto altre richieste dell'opposizione, che pure ha mantenuto la sua posizione scettica. Fra i nodi irrisolti restano in particolare la questione dell'obbligatorietà della cessione (che il testo definitivo cancella) e il possibile conflitto di interessi del presidente Mauro Vagaggini. Il primo tema è quello dell'obbligatorietà: «Noi abbiamo forti dubbi - sostiene Nicola Conficoni (Pd) - indipendentemente dal fatto che non ci siano delle sanzioni. È un servizio che ha un'indubbia rilevanza economica ma anche sociale e una valenza ambientale». «L'acquisizione della maggioranza di Atap da parte di un soggetto straniero o con sede in un'altra regione - aggiunge Piero Colussi (Cittadini) - impoverirebbe il territorio. La vendita ha ripercussioni su tutto il sistema del trasporto pubblico locale. Noi abbiamo una responsabilità politica su questo territorio». C'è poi la questione del conflitto d'interessi: «Alcuni dubbi sono venuti meno, altri sono rimasti, in particolare quello legato all'eventuale conflitto d'interessi del presidente Vagaggini - continua Conficoni - Credo che debbano essere i soggetti competenti a esaminare la posizione del presidente, l'Anac. Per quanto la posizione di Vagaggini possa essere legittima, è inopportuna, e credo che il Comune non lo debba riproporre nel prossimo Consiglio di amministrazione di Atap: su questo vorrei dal sindaco parole chiare». Marco Salvador (Pordenone 1291) ricorda poi che «Atap ha partecipazioni consistenti in società che gestiscono i rifiuti», mentre Danilo Toneguzzi (M5S) chiede il ritiro della delibera: «Le quote Atap sono proprietà dei cittadini, quindi stasera il Consiglio decide sulla proprietà dei cittadini. Per questi motivi vi chiedo di votare contro questa delibera, per evitare che le prossime generazioni paghino le conseguenze di questi anni di saccheggio». Il sindaco ribadisce che le competenze sul trasporto pubblico sono della Regione, difende la scelta di vendere nel momento di maggior valore delle azioni e respinge la richiesta di un advisor esterno. Sul conflitto d'interessi, «se qualcuno adombra che ci sia qualcosa di non trasparente deve mandare una lettera alla Procura». Quanto all'incasso previsto, «consentirà di compensare i mancati utili, con il doppio beneficio di diminuire il debito e recuperare anche risorse - ribadisce -. Dopodiché, il Piano triennale delle opere pubbliche si discuterà insieme, accanto all'operazione di diminuzione del debito. Da domani, chi vorrà partecipare all'eventuale destinazione dei soldi sarà sicuramente il benvenuto».

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Il Gazzettino