Operaio non trova lavoro Si getta sotto il Frecciarossa

Operaio non trova lavoro Si getta sotto il Frecciarossa
Stava cercando lavoro, come testimoniano le copie del curriculum che sono rimaste all'interno della sua Golf nera, parcheggiata davanti alla stazione di Rovigo. Ma il suo...

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Stava cercando lavoro, come testimoniano le copie del curriculum che sono rimaste all'interno della sua Golf nera, parcheggiata davanti alla stazione di Rovigo. Ma il suo peregrinare in cerca di una nuova occupazione si è interrotto ieri mattina, quando ha scelto di mettere fine alla propria vita, a poco più di un mese dal suo 42esimo compleanno, con un gesto eclatante. Massimo Tasinato aveva lavorato come operaio, ma da qualche tempo era senza lavoro. Viveva a San Martino di Venezze e non era sposato. La vana ricerca di un lavoro sembra averlo gettato nello sconforto. E così, ieri mattina, la scelta più tragica.

Erano le 10.48, la stazione brulicava di viaggiatori. Nel brusio l'altoparlante aveva appena annunciato il passaggio di un treno in transito al terzo binario, il Frecciarossa 9406 da Roma Termini a Venezia Santa Lucia, che a Rovigo non ferma. Invece di allontanarsi oltre la linea gialla, non appena il treno si è avvicinato, si è lanciato verso il convoglio che stava sopraggiungendo ad alta velocità, nonostante il rallentamento obbligatorio durante il passaggio in una stazione. Una frazione di secondo ed un impatto tremendo e letale. Il macchinista ha frenato e lo sferragliare dei freni ha richiamato l'attenzione di tutti, anche di chi non aveva visto, ma ha ben presto capito quale tragedia si fosse appena verificata.

La seconda in meno di un mese. Il 13 febbraio scorso, infatti, un altro suicidio, con le stesse identiche modalità, a pochi metri di distanza. Una ferita ancora viva, ricordata da un mazzo di fiori che qualcuno ha amorevolmente deposto lungo il marciapiede del binario 3 dove si è interrotta la vita del 22enne di Badia Polesine, Alberto Duò. Anche in quel caso un gesto volontario e la scelta di lanciarsi contro un Frecciarossa in transito dalla stazione. Subito dopo la tragedia di ieri mattina, è calato un irreale silenzio. Interrotto solo da un brusio sommesso. La polizia ferroviaria, con il supporto dei colleghi delle volanti subito accorse, ha immediatamente bloccato l'accesso al sottopassaggio. I treni hanno subìto rallentamenti, fino a 20 minuti, ma hanno continuato a circolare, utilizzandogli altri binari. Le testimonianze di quanti hanno assistito alla tragedia a poca distanza hanno subito evidenziato come i movimenti del 41enne lasciassero pensare in tutto e per tutto ad un gesto di natura volontaria. A fronte di ulteriori riscontri investigativi, l'ipotesi di una fatalità, di un tragico incidente, è stata scartata prima ancora che venissero visionati i filmati delle telecamere a circuito chiuso. Che hanno poi confermato quanto già emerso in tutta la sua drammaticità.
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Il Gazzettino