Opera Festival ritorna a Rovigo fra recite in casa e spettatori unici

Opera Festival ritorna a Rovigo fra recite in casa e spettatori unici
TEATROTornato a Rovigo nel 2018, dopo quasi dieci anni di vuoto, lo storico Festival Opera Prima si ripropone quest'anno con la quindicesima edizione che dal 12 al 15 settembre...

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TEATRO
Tornato a Rovigo nel 2018, dopo quasi dieci anni di vuoto, lo storico Festival Opera Prima si ripropone quest'anno con la quindicesima edizione che dal 12 al 15 settembre valorizza il teatro che esplora e ricerca nuovi linguaggi. Il festival si propone come luogo di incontro, confronto, dialogo, scontro di idee, pensieri, pratiche, generazioni, ma è anche un ponte fra le generazioni dedicato alle nuove creatività giovanili (info www.festivaloperaprima.it tel 320.4680744). Anche questanno, come nell'edizione precedente, sono stati invitati quattro gruppi provenienti da diverse generazioni con un proprio spettacolo. E a ciascuno è stato chiesto di segnalare una rosa di nomi tra cui individuare un giovane gruppo da invitare. In questo modo ogni gruppo storico si fa responsabile dell'invito e quasi mentore di un giovane gruppo.

GRUPPI STORICI
I gruppi storici presenti quest'anno sono i padroni di casa del Teatro del Lemming, il Teatro delle Ariette, Michela Lucenti/Balletto Civile e il Teatro Valdoca con Mariangela Gualtieri. Ognuno è presente con un lavoro che fotografa alcuni aspetti fondanti della poetica. Fra le segnalazioni di questi gruppi la direzione artistica ha poi scelto di invitare Welcome Project (con l'opera finita dopo lo studio dello scorso anno), Caroline Baglioni, Filippo Porro/Simone Zambelli, Arianna Aragno e Rossella Guidotti/Daniele Cannella. Il festival ha indetto poi un bando rivolto a giovani artisti o formazioni italiane e internazionali e, a fronte di 500 compagnie partecipanti, sono stati selezionati alcuni ospiti internazionali. Così accanto all'attore romano Bernardo Casertano, unico italiano in questa sezione, sono presenti le compagnie della coreografa anglo-israeliana Rachel Erdos e del coreografo svizzero-americano Joshua Monten (entrambi con una prima nazionale), oltre al Collettivo Treppenwitz, giovanissima compagnia italo-svizzera.
SULLA SCENA INTERNAZIONALE
Infine si integrano nel programma due proposte dalla scena internazionale: Norberto Presta, storico artista argentino da molti anni in Italia con il suo percorso di teatro nelle case, e il gruppo polacco Teatr A Part che torna in Italia con una delle recenti produzioni. Sarà ospite poi in tutti i giorni del festival il gruppo Scarlattine Teatro con un Amleto one to one: un attore per uno spettatore. L'idea di un coinvolgimento dello spettatore, una delle cifre storiche del festival, attraversa come una linea rossa molte proposte e si attua anche nella Nelken Line di Pina Bausch (condotta qui da Marigia Maggipinto), un momento collettivo promosso in tutto il mondo dalla Pina Bausch Foundation come omaggio a dieci anni dalla scomparsa della grande artista tedesca. Sempre aperto alla contaminazione e al coinvolgimento dello spettatore è il concerto di musiche e danze proposto dal gruppo locale Progetto Bo.Ro.Fra. e il progetto di produzione Momec che tenta di sollecitare una memoria partecipata, la creazione di uno spazio di ricordi condivisi.

Giambattista Marchetto
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Il Gazzettino