Open Sinistra: «Il decreto Salvini distrugge il sistema Sprar»

Open Sinistra: «Il decreto Salvini distrugge il sistema Sprar»
LA POLEMICA TRIESTE Decreto Salvini (si salvi chi può) Prima i diritti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA POLEMICA

TRIESTE Decreto Salvini (si salvi chi può) Prima i diritti di tutti e tutte il titolo dell'incontro organizzato ieri pomeriggio a Trieste da Open Sinistra Fvg per illustrare come il Decreto sicurezza, approvato in Senato, «creerà in realtà profonda insicurezza puntando a ledere i principali diritti umani come il diritto all'asilo, alla libera circolazione e ad un trattamento equo e dignitoso». Diversi gli interventi con il consigliere regionale ed ex sindaco di Udine Furio Honsell, la consigliera comunale triestina Sabrina Morena, il presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà Gianfranco Schiavone e l'avvocato dell'Associazione per gli Studi giuridici sull'immigrazione Caterina Bove. Ciascuno ha analizzato dal punto di vista politico e giuridico il Decreto con il quale «si distrugge il sistema Sprar, favorendo invece la forte concentrazione di persone nei grandi centri di accoglienza straordinaria». Secondo Honsell si tratta «senza dubbio di un inizio di sfascismo, qua viene sfasciato tutto quel poco di buono che era stato fatto con una certa fatica negli anni passati o quel tanto di buono con l'intento di farlo fallire per poi dimostrare che il problema è gravissimo». Prosegue l'ex sindaco di Udine «Abbiamo bisogno di giovani volenterosi come molti di questi sono e di un'immigrazione organizzata e per questo dovremmo andare nella direzione della formazione di modo da costruire mentre assistiamo a dei decreti che accrescono la tensione sociale». Il Decreto imprime una stretta sul diritto d'asilo: si va dall'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari all'allungamento da 3 a 6 mesi del trattenimento nei Centri per i rimpatri, dalla possibilità di trattenere gli stranieri da espellere anche in strutture di pubblica sicurezza alla possibilità di revocare la cittadinanza italiana per terrorismo. Riservati soltanto ai titolari di protezione internazionale e ai minori non accompagnati, i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dallo Sprar.

E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino