ROMA - Non riusciva ad accettare l'idea che la sua compagna, dopo 20 anni di convivenza, volesse chiudere la loro storia. Per questo l'altra sera, dopo l'ennesima lite, ha...
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Quando i carabinieri della stazione di Vallinfreda sono entrati in casa hanno trovato Samuele Sebastiani, un allevatore di 51 anni, e la sua compagna Nicoletta Giannarrusto, una casalinga 47enne, per terra in una pozza di sangue. Per la donna non c'era più nulla da fare mentre il compagno è stato trasportato in fin di vita all'ospedale dell'Aquila dove è morto qualche ora dopo.
A dare l'allarme è stata proprio la bambina, che compirà 8 anni a luglio. Terrorizzata, ha contattato i tre fratelli più grandi che non erano in casa e poco dopo è arrivata la segnalazione al 112.
Nella casa i carabinieri della compagnia di Subiaco, che indagano sulla vicenda, hanno sequestrato la pistola usata per l'omicidio-suicidio e quattro bossoli. Si tratta di un'arma regolarmente detenuta. Da una prima ricostruzione, l'allevatore ha esploso tre colpi contro la compagna, di cui uno mortale alla testa, e uno per togliersi la vita. Gli investigatori fin dai primi momenti hanno ipotizzato un movente passionale. La coppia stava insieme da circa 20 anni e aveva quattro figli: il più grande di 18 anni. La donna aveva anche un altro figlio di 28 anni dal precedente matrimonio.
A quanto ricostruito nell'ultimo periodo la coppia era in crisi e le liti tra i due erano frequenti. Proprio per questo motivo, la 47enne sarebbe andata anche via di casa più di una volta.
Ieri sera si è consumata dopo cena l'ultima violenta discussione che è sfociata in tragedia.
Quando i militari sono arrivati, intorno alle 23, hanno trovato la bambina sotto shock davanti l'ingresso di casa assieme ai fratelli e all'interno, riversi sul pavimento, i corpi dei due genitori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino