Omicida evaso arrestato in Spagna

Omicida evaso arrestato in Spagna
Il 4 agosto del 1993 ha ucciso una donna francese a Marsiglia. É entrato nella sua abitazione, l'ha pestata a sangue con una serie di bastonate e poi l'ha sgozzata. Il padre...

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Il 4 agosto del 1993 ha ucciso una donna francese a Marsiglia. É entrato nella sua abitazione, l'ha pestata a sangue con una serie di bastonate e poi l'ha sgozzata. Il padre della vittima stava dormendo e non si è accorto di nulla. Senza pietà si è trasformato in killer per 20mila franchi, assoldato da un vigile urbano marsigliese che voleva sbarazzarsi dell'amante. L'omicida è Walter Sponga, cinquantatreenne, padre di una bambina e originario di Feltre in provincia di Belluno. Nel 2005 è stato estradato in Italia e rinchiuso nella casa di reclusione Due Palazzi. Condannato all'ergastolo a partire dal 2010 ha iniziato a godere di permessi premio. Tanto che dall'inizio dell'anno solo alla domenica lavorava con l'associazione "Amissi del Piovego". Andava in golena San Massimo a mettere a posto le imbarcazioni, a pulire, insomma a dare una mano. Alla sera alle 19 doveva rientrare in carcere, ma il 22 marzo davanti al cancello del Due Palazzi non si è presentato ed è evaso.

Sponga aveva pianificato ogni cosa ed è riuscito a scappare al volante di una Fiat Punto e a disposizione per ogni evenienza si era portato con se sei telefoni cellulari. Di lui per giorni si sono perse le tracce, fino a quando gli uomini della Squadra mobile coordinati dal pubblico ministero Roberto Piccione, lo hanno "pizzicato". Sponga ha effettuato una serie di telefonate da alcune cabine alla sua amante. Una quarantenne dipendente dell'Asl di Belluno e residente a Feltre. Un errore perchè il killer è stato intercettato. In più di una occasione ha citato parole spagnole e durante una conversazione ha detto: «Non penso mi stiano cercando, anche perchè di fatto non sono evaso. Ho evitato di rientrare dopo un permesso». E poi Sponga si era procurato anche un profilo Facebook sotto il nome di "Alessandra Nova". Grazie al servizio centrale operativo della polizia, Walter Sponga è stato localizzato tra il Portogallo e la Spagna. Si era rifatto una vita girando assieme ad alcuni gruppi di gitani. Era diventato un artista di strada e in fondo artista si è sempre sentito, tanto che ha scritto in passato sulla rivista del carcere "Ristretti orizzonti". Ma giovedì mattina all'alba la polizia spagnola lo ha individuato Ponte do Porto in Galizia e Sponga è stato arrestato. Non ha opposto resistenza e agli agenti non è sembrato particolarmente sorpreso. Adesso è in carcere in Spagna, ma l'Italia ha già chiesto l'estradizione. Per lui, il killer da 20mila franchi, la fine pena è mai. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino