Ometto (Ance): «Bastava un colpo di telefono»

Ometto (Ance): «Bastava un colpo di telefono»
(L.I.) Ironia della sorte, il fallimento dichiarato nullo campeggia tuttora sul portale del Tribunale di Padova. È incredibile come non si sia ancora provveduto a rimuovere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(L.I.) Ironia della sorte, il fallimento dichiarato nullo campeggia tuttora sul portale del Tribunale di Padova. È incredibile come non si sia ancora provveduto a rimuovere quell'estratto di sentenza dall'elenco delle procedure fallimentari in atto nella nostra provincia. Increduli anche gli addetti ai lavori: «Ci lamentiamo spesso dei tempi biblici di una giustizia lumaca - attacca Luigi Ometto, presidente provinciale Ance, l'associazione dei costruttori - ma stavolta dobbiamo prendercela con un tribunale che ha deciso troppo alla svelta, rovinando ingiustamente un'azienda che nessuno potrà mai risarcire». Ometto critica le procedure di comunicazione del tribunale fallimentare: «Non è possibile segnalare l'avvio di una procedura soltanto via mail quando a noi vengono richieste montagne di marche da bollo. Trovo assurdo che i giudici non abbiano avuto nessun contatto con la società prima di assumere la decisione. Bastava una semplice telefonata per accertare che l'azienda era viva e stava lavorando. Non vorrei essermi trovato nei panni dei signori Furlan quando hanno saputo da un cliente della dichiarazione di fallimento. Ed è vergognoso - rincara la dose il presidente Ance - che sia stato negato l'esercizio provvisorio. Si è inferto un colpo mortale ad un'azienda che stava a galla nonostante una crisi devastante per il nostro settore». Anche Ometto teme che "Finalmentecasa" non sia nelle condizioni di poter ripartire: «Operiamo in un comparto tartassato e bistrattato come se fossimo tutti coinvolti nelle vicende Mose ed Expo 2015. Lavoriamo con appalti da fame, in cui contano soltanto sconti e ribassi. Chi sopravvive è bravo».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino