«Olimpiadi e gare iridate ravvicinate per gli atleti non sono un problema»

«Olimpiadi e gare iridate ravvicinate per gli atleti non sono un problema»
IL CAMPIONECORTINA «Se si dovranno disputare i Mondiali a marzo 2022, poche settimane dopo le Olimpiadi invernali di Pechino a febbraio, per gli sciatori non ci saranno problemi:...

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IL CAMPIONE
CORTINA «Se si dovranno disputare i Mondiali a marzo 2022, poche settimane dopo le Olimpiadi invernali di Pechino a febbraio, per gli sciatori non ci saranno problemi: gli atleti oggi sono abituati a ritmi incalzanti, addirittura frenetici per i polivalenti, che gareggiano nelle varie specialità. Sono certo che non c'è alcun rischio di stress fisico».

IL DISCESISTA
A dirlo è Kristian Ghedina, il campione ampezzano che di esperienze internazionali al massimo livello ne ha accumulate tante, nella sua carriera che l'ha visto gareggiare in cinque edizioni delle Olimpiadi, dal 1992 al 2006. Ci sono invece altre valutazioni da fare, secondo Ghedo, che ai Mondiali ha conquistato due medaglie: «Ci può essere la necessità di concentrarsi, per gli atleti, che devono essere forti psicologicamente. Dopo le Olimpiadi, dove hai dato tutto, e magari sei anche andato a medaglia, non puoi considerarti appagato e rilassarti, perché la tua stagione non è finita, ma devi puntare di nuovo a un obiettivo secco, da dentro o fuori, come i Mondiali. Solitamente chi è più forte si fa valere, anche se in passato non sono state infrequenti le sorprese».
UNA DECISIONE GIUSTA
Sulla decisione presa da Federsci italiana, Fondazione Cortina 2021 e Comitato olimpico nazionale, di proporre il rinvio di un anno, Ghedina è d'accordo: «È stato giusto fare la proposta, così da portare la Federazione internazionale a fare tutte le valutazioni conseguenti. Quando ho saputo della richiesta, ho pensato che non avevo la minima idea di cosa avrebbe risposto la Fis. In una situazione così ci sono molti aspetti da valutare, ci sono molteplici interessi economici in ballo, oltre alle questioni tecniche. Di certo stiamo vivendo una situazione mai vista prima, di grandissima incertezza sul futuro, non soltanto per la questione sanitaria globale. Gli stessi scienziati non sanno dirci cosa accadrà, se il virus scomparirà oppure se in autunno ci sarà una nuova ondata della malattia. In queste condizioni è davvero difficile programmare il da farsi».
LA COMCOMITANZA

Kristian propone pure altre riflessioni sulla concomitanza delle due manifestazioni, l'una a ridosso dell'altra: «È vero che i Mondiali potrebbero passare in ombra, se fatti poche settimane dopo le Olimpiadi, con un minore interesse di pubblico. In quel caso sarebbe importante un'azione di valorizzazione, da parte della Fis e degli sponsor interessati. Sono però certo che per i tifosi, per i veri appassionati di sci e di sport, non ci sarebbe alcun problema a seguire le due manifestazioni. Va detto inoltre che c'è tanta distanza fra le Olimpiadi a Pechino e i Mondiali a Cortina, fra Asia ed Europa, con un pubblico del tutto diverso. Inoltre le ultime edizioni delle Olimpiadi invernali sono state fatte in aree geografiche in cui non c'è una diffusa cultura degli sport invernali, come può essere l'Europa, sull'arco delle Alpi, o il Nordamerica. Sarà così anche per Pechino 2022. Per questo sono certo che l'interesse per i Mondiali di sci di Cortina ci sarà comunque»
M.Dib.
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Il Gazzettino