TRIESTE - «Non solo rendiamo possibile la rimborsabilità quando il farmaco viene somministrato in ospedale ma anche il trattamento direttamente a domicilio e consentiamo alla...
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L'obiettivo è ridurre al massimo i tempi di attesa e prevedere forme collaborative tra le farmacie ospedaliere e delle aziende sanitarie per garantire la qualità dei preparati e la continuità terapeutica ai pazienti «di modo da assicurare punti di preparazione ad alta competenza». «Ora - commenta Silvana Cramaschi, relatrice della legge per il Pd che assieme al Movimento 5 Stelle ha elaborato le modifiche alla legge regionale - sarà possibile semplificare l'accesso alle terapie con medicinali cannabinoidi e ridurre i costi per il sistema sanitario». Modifiche necessarie «per superare le difficoltà sulla commercializzazione e acquisizione dei prodotti, fino ad oggi non disponibili sul mercato italiano. Finora la necessità di importare tali farmaci ha comportato un forte aumento dei costi e l'allungamento dei tempi per l'inizio o il proseguimento delle terapie». L'inizio del trattamento avviene sia in regime ambulatoriale che di ricovero e in ambito domiciliare: in quest'ultimo caso, sulla base della prescrizione del medico specialista, gli oneri saranno a carico del servizio sanitario regionale.
Elisabetta Batic
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Il Gazzettino