Ogm distrutto Fidenato denuncia il consiglio regionale

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PORDENONE - «Denuncio tutti per abuso di potere». Giorgio Fidenato, l'imprenditore di Arba che da anni combatte per le semine di mais Ogm, sta per depositare in Procura a Trieste una denuncia contro i consiglieri regionali che hanno votato la legge regionale 5/2014, quella che nell'articolo 1 vieta la coltivazione di mais transgenico. Li denuncerà anche alla Corte dei conti per lo spreco di risorse pubbliche impiegate per la distruzione del mais seminato secondo le norme europee. «Sulla base di una norma illegale - afferma - hanno spianato il mio terreno di Tomba di Mereto, sprecando risorse pubbliche. Qualcuno dovrà personalmente pagare i danni». Fidenato non si stanca di ripetere che l'illecito non l'ha commesso lui seminando Mon810 a Vivaro, Tomba e Laibacco, ma lo ha commesso chi ha votato una legge in contrasto con le norme europee. E per provarlo diffonde due lettere firmate dal capo unità Giuseppe Casella della Direzione generale impresa e industria della Commissione Europea. Il 7 luglio Casella comunica a Fidenato che la legge regionale non è stata notificata da parte della Regione ai servizi della Commissione. Gli ricorda anche che può «avvalersi della direttiva 98/34/EC dinanzi al giudice nazionale, il quale sarà tenuto a disapplicare la regola tecnica nazionale non notificata conformemente alla direttiva». Il 17 luglio risponde a una seconda richiesta di chiarimenti firmata da Fidenato e gli ribadisce quanto comunicato il 7 luglio. «Ora - scrive Fidenato nella lettera inviata ai consiglieri regionali chiedendo l'annullamento dell'articolo 1 della 5/2014 - attraverso un'illegittima legge regionale è stata arbitrariamente invasa una proprietà privata, distrutta una piantagione, movimentato in attività di repressione di un'attività lecita decine e decine di personale con spreco di risorsi pubbliche. Chi pagherà i danni?».

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Il Gazzettino