(M.A.) É guerra aperta al Borgomagno tra i residenti fautori delle ronde e gli spacciatori. Tutto è iniziato lo scorso venerdì alle 19 quando un pusher africano in bicicletta,...
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«Ero appena andato a fare la spesa - ha raccontato Gianni - quando sono rientrato a casa. Sul portone c'era anche una mia vicina. Poco dopo è passato "Giovanni", gira sempre in bici, mi ha visto e ha iniziato a offendermi e a minacciarmi. Frasi molto pesanti. Ho pensato che non poteva passarla liscia». E infatti sabato mattina Vittorio Gianni, insieme alla vicina di casa, si è recato nella caserma dei carabinieri di via Rismondo dove ha presentato una nuova denuncia contro lo spacciatore. Insomma, la guerra al Borgomagno continua.
«L'ho querelato - ha ripreso - e a testimoniare c'era anche la mia vicina. Bisogna fermarlo perchè sta diventando pericoloso. Spaccia e beve. Può avere qualsiasi tipo di reazione. La situazione al Borgomagno è peggiorata. Sembra di essere tornati indietro di qualche anno, quando l'area era piena di pusher e tossicodipendenti. Noi proseguiremo a organizzare le nostre ronde anche di notte, ma siamo consapevoli che non è sufficiente. Chiediamo aiuto - ha terminato Gianni - a polizia e carabinieri. Vogliamo più controlli, soprattutto tutto intorno all'area dell'autosilos, dove ogni notte si riempie di spacciatori e dei loro clienti. Io dal mio terrazzo al sesto piano li disturbo. Li illumino con un enorme fare per farli scappare, ma abbiamo bisogno delle forze dell'ordine».
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Il Gazzettino