Il futuro dell'oculistica passa per Treviso. Oggi e domani al centro congressi Relais Monaco di Ponzano andrà in scena un convegno in cui i massimi esperti italiani definiranno...
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Negli ultimi due anni l'unità ha fatto passi da gigante. Prima a Treviso per un intervento agli occhi si poteva aspettare anche più di 14 mesi. «Adesso non è più così spiega il primario Giuseppe Scarpa i tempi per gli interventi ordinari sono stati ridotti in modo drastico. Al Ca' Foncello per una cataratta ora si attende poco più di tre mesi. A Oderzo anche meno». Questo grazie all'aumento delle sale operatorie disponibili: «Per un periodo al Ca' Foncello ce n'erano due, finiti i lavori di miglioramento della struttura, sono diventate tre». Una è dedicata alle emergenze e l'altra all'attività programmabile. Tra gli interventi più complessi ci sono le circa 400 operazioni all'anno per malattie della retina. E poi la chirurgia ricostruttiva: a novembre l'equipe di Scarpa è riuscita a ricostruire l'occhio di un 30enne di Codognè lacerato da una sventagliata di pallini sparati da un fucile da caccia. L'occhio è stato ricomposto, recuperando il tessuto retinico e nervoso e ricostruendo l'iride e la pupilla, attraverso due interventi: prima ricollegando le parti lacerate e poi procedendo a un trapianto di tessuto. Tutte attività che hanno portato l'oculistica di Treviso tra le prime d'Italia.
Ora da qui si detteranno le linee guida per i prossimi cinque anni. «Nei prossimi anni ci sarà una radicale trasformazione conclude Scarpa i miglioramenti della tecnica permettono di gestire in maniera efficace moltissime patologie fino a poco tempo fa inaffrontabili».
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Il Gazzettino