OCCUPAZIONE UDINE Anche chi riceve il reddito di cittadinanza potrà fare

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OCCUPAZIONEUDINE Anche chi riceve il reddito di cittadinanza potrà fare domanda per accedere ai lavori socialmente utili: è la novità del nuovo bando appena pubblicato. Ma,...

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OCCUPAZIONE
UDINE Anche chi riceve il reddito di cittadinanza potrà fare domanda per accedere ai lavori socialmente utili: è la novità del nuovo bando appena pubblicato. Ma, avverte la Regione, presto ci sarà un vincolo chiaro fra la ricezione del sussidio e la ricerca dell'impiego. E non pare un caso che - seppur si tratti di un contesto diversissimo - questo accada dopo che a Udine, alla Fiera del lavoro di Alig promossa dall'ateneo di Udine, su 251 laureati con reddito di cittadinanza invitati ai colloqui con 70 aziende per oltre 460 posti di lavoro, alla fine se ne siano presentati in dieci.

I potenziali beneficiari dei lavori di pubblica utilità sono donne di età superiore ai 50 anni, uomini over 55, disoccupati e privi di ammortizzatori sociali e percettori del reddito di cittadinanza per i quali sono previsti criteri ad hoc ma non ci sono limiti di età: il nuovo bando è stato pubblicato ieri sul sito della Regione. L'assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, evidenzia che si tratta di uno strumento dal valore sociale importante ed inclusivo, in grado di svilupparsi lungo un arco temporale di 180 giorni con un impiego a tempo parziale di 30 ore settimanali. L'importo complessivo - spiega l'assessore - è di 6 milioni di euro. L'esatta assegnazione della mansione può variare a seconda della tipologia di impiego. Ogni Comune, a seconda delle dimensioni e dell'effettiva esigenza, potrà fare domanda per un numero di posti che varia da 2 a 36 unità. Rispetto al passato - aggiunge Rosolen - la novità è che anche i percettori del reddito di cittadinanza potranno fare domanda per accedere agli Lpu. La misura offre un'opportunità occupazionale che punta a riconvertire all'attività lavorativa chi è momentaneamente escluso dal mercato del lavoro, spesso a causa di crisi, ridimensionamenti o chiusure aziendali. I lavori di pubblica utilità propongono un ventaglio di mansioni ampio. Al momento - sottolinea l'assessore regionale - si tratta di un'opzione facoltativa, ma stiamo lavorando per rendere obbligatorio il vincolo tra la ricezione del sussidio all'effettiva ricerca di un'occupazione. L'obiettivo è, da un lato garantire un supporto a chi non ha un lavoro, ma, contestualmente, accompagnare sempre le persone verso un percorso di ricollocazione. Nei prossimi mesi - conclude Rosolen - con la modifica della legge regionale 18 perfezioneremo questo passaggio che, dal punto di vista culturale, diventa molto rilevante.
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Il Gazzettino