Occupazione assunzioni in aumento del 16 per cento

Occupazione assunzioni in aumento del 16 per cento
IMPRESEUDINE Nel primo trimestre del 2018, in provincia di Udine le assunzioni sono state il 16,7% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il maggior numero di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IMPRESE
UDINE Nel primo trimestre del 2018, in provincia di Udine le assunzioni sono state il 16,7% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il maggior numero di nuovi rapporti di lavoro si è registrato nel terziario (quasi la metà, il 41,9%), seguito dal manifatturiero (20,6%) e dalle costruzioni, dove ci sono state assunzioni per il 4,2% del totale. Il saldo tra assunzioni e cessazioni è positivo, +5.118 unità, ma nel complesso dei settori economici la tipologia contrattuale prevalente è quella del rapporto a tempo determinato. Con tale rapporto di lavoro sono stati assunti 10.475 lavoratori (44,5%) sui 23.516 del primo trimestre 2018. Seguono il lavoro in somministrazione, 5.431 assunzioni (23,1%). I contratti a tempo indeterminato hanno caratterizzato 2.388 assunzioni, cioè il 10,2% del totale, mentre il 6,8% dei nuovi occupati ha un lavoro intermittente. «Il mercato del lavoro è in ripresa e sta cambiando pelle, rispetto al recente passato», ha commentato la presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli. «La vera sfida, ora, è quella di non tornare indietro rispetto a una crescita che c'è e va consolidata per poter dispiegare effetti qualitativi, oltre che quantitativi, sul versante occupazionale. La questione del lavoro e della sua generazione attraverso lo sviluppo delle imprese resta il tema centrale per il nostro Paese e per la nostra Regione». Secondo la presidente degli industriali friulani «è necessario preservare le condizioni di crescita che concorrono a produrre le risorse necessarie ad affrontare le diseguaglianze» e per questo, in una delicata fase di cambiamento nel governo dell'Italia e del Friuli Venezia Giulia, «ripetiamo a gran voce che non si può retrocedere sul terreno delle riforme».

A.L.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino