NUVOLA DI FUOCO ROVIGO Una scintilla che ha fatto incendiare i vapori di gas,

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NUVOLA DI FUOCOROVIGO Una scintilla che ha fatto incendiare i vapori di gas, creando una nuvola di fuoco che ha ustionato i due meccanici che erano sul retro dell'officina...

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NUVOLA DI FUOCO
ROVIGO Una scintilla che ha fatto incendiare i vapori di gas, creando una nuvola di fuoco che ha ustionato i due meccanici che erano sul retro dell'officina Campion, in via Anita Garibaldi, in pieno centro, intenti a pulire una bombola di Gpl da auto. Erano più o meno le 9.30 di ieri quando si è verificato il grave incidente sul lavoro che ha visto i due dipendenti, di 31 e 35 anni, riportare gravi e diffuse ustioni. Dopo l'immediato trasporto all'ospedale di Rovigo, sono stati trasferiti a Padova e Verona, centri di riferimento regionali per i grandi ustionati. Trattandosi di lesioni estese, in particolare a volto e braccia, i medici si sono riservati la prognosi, ma sembra essere stato comunque escluso che la loro vita possa essere a rischio.

TITOLARI ANGOSCIATI
«Non abbiamo capito nemmeno noi cosa sia successo e come sia potuto succedere, tutto è successo sul retro: quello che ci interessa, però, in questo momento sono solo le condizioni dei nostri due ragazzi, perché qui siamo come una famiglia»: a metà pomeriggio i titolari dell'officina avevano ancora lo sguardo perso nel vuoto e la voce rotta dall'angoscia. E' successo tutto improvvisamente, non c'è stato un boato da scoppio, quanto una vera e propria enorme fiammata, che sembra essersi incanalata nei tombini di scarico, con l'onda d'urto che ha fatto saltare in aria parte del lastricato di una vicina corte interna.
SERBATOIO DI GPL
Il Gpl allo stato gassoso, infatti, ha una densità superiore a quella dell'aria e questo fa sì che si incunei in condotte sotterranee e anfratti. I vigili del fuoco hanno iniziato subito a bonificare l'area cercando di individuare le sacche di ristagno del gas pesante. Particolarmente delicate sono state le operazioni di controllo dei tombini e dalla rete fognaria. Le operazioni sono andate avanti per ore, mentre sul posto si sono affollati polizia, carabinieri e polizia locale, oltre agli ispettori dello Spisal. Non è stato necessario procedere con l'evacuazione degli stabili vicini, anche perché l'unica struttura risultata danneggiata è risultata essere un bagno ricavato in un balconcino, già precario di suo perché sorretto da travi di legno e tiranti in acciaio.
DANNI ALL'EDIFICIO
La sconnessione della pavimentazione del piccolo cortile sottostante, fatta saltare dalla deflagrazione del gas, sul quale poggiavano le travi, lo ha reso pericolante. L'abitazione risulta in questo momento disabitata e in vendita. Per sicurezza, via Anita Garibaldi e, per un paio di ore circa, anche via Fuà Fusinato, sono state off limits per le auto, con la polizia locale che faceva allontanare anche i curiosi che si avvicinavano per capire cosa fosse successo visto l'ingente schieramento di forze dell'ordine e l'intenso lavoro di bonifica, anche alla rete scolante lungo la strada, da parte dei vigili del fuoco.
SCINTILLA DALLA CALDAIA

La causa che ha provocato l'incendio sembra essere stata individuata nella scintilla di accensione della caldaia. Durante le operazioni di bonifica, tre bombole di Gpl che si trovavano nell'officina, sono state precauzionalmente riempite d'acqua. Le indagini per appurare l'esatta dinamica dell'incidente sul lavoro, sono coordinate dal sostituto procuratore Sabrina Duò, sono state decisamente approfondite, tanto che sul posto è arrivata anche la polizia scientifica.
Francesco Campi
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Il Gazzettino