Altre mail di minacce contro Massimo Zen e la Battistolli. Quella inviata giovedì alla direzione del compartimento dei Rangers, l'istituto di vigilanza per cui lavora il 47enne...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Battistolli, dopo aver informato gli investigatori delle minacce ricevute, ha preso tutte le misure di sicurezza necessarie e alcuni colleghi di Zen, pur di difenderlo da possibili ritorsioni, hanno attivato spontaneamente dei servizi di scorta privata. Inoltre, gli è stato installato in casa un nuovo impianto d'allarme.
L'azienda, in ogni caso, ha deciso che il 47enne, quando tornerà al lavoro, sarà trasferito da Treviso. Troppo pericoloso, almeno in questa prima fase, farlo tornare di pattuglia lungo le strade della Marca. Intanto gli investigatori stanno cercando di risalire agli autori dei messaggi minatori, dai quali hanno preso nettamente le distanze i familiari di Manuel Major, vittime a loro dire di una campagna denigratoria.
Sul fronte dell'inchiesta giudiziaria nei confronti di Zen, indagato dalla procura di Treviso per omicidio, domani sarà un giorno cruciale: verrà conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo di Major il cui esito potrebbe fornire dei chiarimenti, assieme ai riscontri dei Ris, sulla dinamica dei fatti. «Erano armati, ho sparato per difendermi» ha sostenuto sin dal principio Massimo Zen che nei prossimi giorni verrà sentito nuovamente dagli inquirenti.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino