Nozze gay, il sindaco firma la trascrizione

Nozze gay, il sindaco firma la trascrizione
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«Sarà soltanto un autografo, ma mi pare che a forza di autografi fatti dai sindaci abbiamo spinto Governo e Parlamento ad andare presto verso una nuova legge che regoli le unioni tra omosessuali». Il sindaco Claudio Pedrotti ieri ha firmato la prima trascrizione di un matrimonio tra gay contratto all'estero. La registrazione era stata chiesta dalla coppia formata dall'avvocato pordenonese Francesco Furlan e dal marito Derek Wright (si erano sposati un anno fa in Sud Africa) all'inizio di ottobre. Ieri la coppia non era presente in municipio poiché Furlan si trova all'estero. Il riferimento all'autografo da parte del sindaco ha voluto essere una "frecciata" alla battuta del ministro Angelino Alfano che aveva ordinato alle prefetture di annullare gli atti. Prima di Pedrotti atti uguali erano stati sottoscritti da diversi altri sindaci, tra cui dall'udinese Furio Honsell. L'atto siglato ieri da Pedrotti sarà trasmesso alla Prefettura. Dall'ente governativo hanno fatto sapere: «Attendiamo la formalizzazine dell'atto, poi precederemo a comunicare al sindaco l'annullamento e il rispetto della legge in materia». Sarà, insomma, fatta applicare la circolare inviata alle prefetture nei giorni scorsi dal ministro Alfano. Prima della firma, però la "macchina burocratica" ha dovuto superare un ultimo ostacolo. Nella preparazione dell'atto la funzionaria ha utilizzato il programma del pc normalmente utilizzato per i matrimoni. Nel momento in cui sono state riempite le caselle del nome e cognome dei coniugi il programma si è bloccato: non riconosceva la presenza di entrambi i nomi maschili. Così la funzionaria ha temporaneamente cambiato Francesco in "Francesca" per poter concludere la pratica portata poi alla sigla del sindaco.

In ambito di Stato civile, da alcuni giorni una nuova norma prevede che gli atti di separazione e divorzio possano essere fatti - oltre che in tribunale - anche in municipio allo Stato civile. Nuova mole di lavoro, dunque, in arrivo per gli uffici.
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Il Gazzettino