Nove vigili del fuoco pronti a raggiungere le città martoriate

BELLUNO - Pronti a partire. I Vigili del fuoco di Belluno sono in allerta già da ieri mattina: una sezione di 9 uomini specializzati nel portare soccorso alle persone è stata...

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BELLUNO - Pronti a partire. I Vigili del fuoco di Belluno sono in allerta già da ieri mattina: una sezione di 9 uomini specializzati nel portare soccorso alle persone è stata individuata dal Comando diretto da Vincenzo Giordano. Entrerà in azione con escavatori, cingolati, pale gommate. «Belluno sarà in Centro Italia sicuramente la prossima settimana, ma forse anche prima - spiega Franco Magrin, funzionario del comando - di fatto non si deve portare soccorso tutti insieme, senza avere poi chi dà il cambio ai vigili che hanno lavorato tra i crolli giorno e notte. Dopo il primo impatto nel ricercare le persone, scavando con le mani, arriveremo noi. Perché dopo quattro giorni dal terremoto si pensa al recupero delle salme che sono sotto metri e metri di terra o mattoni». E si useranno le pale. I nostri vigili del fuoco, in tal senso, sono al top nel Veneto: «Per ¾ il gruppo operativo Gos movimento terra è a Belluno». Ecco il motivo dell'entrata in campo della colonna mobile bellunese in un secondo momento: lo prevede il sistema di gestione operativa Usar (urban search and rescue) negli eventi catastrofici. E certo, in tal senso, verranno utili le esercitazioni nel «campo macerie» dell'ex caserma Toigo, futura sede del comando. La colonna mobile partirà da Belluno con tre mezzi. Si tratta di un fuoristrada, un autocarro per trasporto materiali e un furgone logistico che permetterà ai nove vigili l'autonomia per cinque giorni.

E intanto a Feltre, dove sabato è in programma il Campionato europeo dei Vigili del fuoco, la manifestazione sarà ridimensionata. Prima del sisma erano previsti alla partenza circa 250 atleti: «Indubbiamente ci sarà un calo di partecipanti - commenta il presidente del Giro delle Mura e vigile del fuoco, Gian Pietro Slongo - ma prima va garantita l'operatività dei gruppi e poi viene tutto il resto. Ci saranno meno concorrenti al via, fa niente. L'importante è dare una mano a chi ora ne ha estremamente bisogno».