Novantenne derubata dalla finta portalettere

Novantenne derubata dalla finta portalettere
(Lo.Zo.) Una finta postina che però si era presentata con un'uniforme in tutto e per tutto simile a quella effettivamente indossata dai dipendenti delle Poste. Comprensibile che...

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(Lo.Zo.) Una finta postina che però si era presentata con un'uniforme in tutto e per tutto simile a quella effettivamente indossata dai dipendenti delle Poste. Comprensibile che la vittima, una 90enne residente in centro a Rovigo, sia caduta nel tranello. Anche perché la malvivente ha toccato un tasto decisamente sensibile: la pensione del marito defunto.

I fatti si sono verificati pochi minuti dopo le 16 di martedì. Alla porta dell'anziana ha suonato la presunta postina. Accento veneto, sui 30 anni, capelli castani, snella. Si è qualificata come dipendente delle Poste e ha spiegato di avere necessità di visionare la tessera Bancomat della donna per potere trascrivere il codice e in questo modo procedere all'accreditamento della pensione del coniuge. L'anziana era talmente in buona fede che ha direttamente consegnato la tessera magnetica. In buona fede, ma comunque non sprovveduta: infatti si è ben guardata da consegnare il codice segreto, che la ladra non è quindi riuscita a ottenere. Nonostante questo ha portato via il bancomat, forse con la speranza di riuscire a impiegarlo in un secondo momento. Poco dopo però il figlio della donna, avvertito di quanto accaduto, ha presentato denuncia in Questura e ha bloccato la carta. In questo modo la disavventura si è conclusa senza conseguenze per l'anziana. Sull'episodio sta indagando la Polizia. Intanto resta valido il solito consiglio: non fidarsi di chi suona alla nostra porta, verificare sempre la sua identità, chiamare figli, parenti o vicini. E anche il 113.
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Il Gazzettino