Nonostante il duro scontro che da mesi sconquassa l'Orchestra di Padova e del Veneto, spaccata a metà (motivo del contendere l'operato del vice presidente, Vittorio Trolese) il consiglio generale...
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Cavatton non spende una sola parola per il direttore artistico attualmente in carica, l'inglese Clive Britton, nominato nel luglio 2014. Il suo mandato scade il 31 dicembre: il consiglio generale ha ratificato ieri il suo "recesso" deciso da Trolese il 28 maggio con l'invio di una lettera o attenderà la fine dell'anno? Avrà il tempo necessario per vagliare i candidati? E nel frattempo, Britton affiderà come preannunciato ai suoi avvocati una denuncia per l'improvviso allontanamento dalla guida dell'Opv e per diffamazione, dopo le pesanti accuse di incompetenza e inadempienza contrattuale lanciate pubblicamente in agosto dal vicepresidente? L'Opv ha già perso una causa con un altro direttore, Mario Brunello, licenziato irregolarmente e risarcito dal Comune e dall'allora sindaco Zanonato con 250mila euro di finanziamento straordinario. La stagione di "massima" sottoposta ieri da Trolese ai soci fondatori sembra non essere quella firmata da Britton e presentata al ministero, che per il 2015 ha stanziato 1 milione e 150mila euro. «Nessun altro ha il ruolo di programmare la nostra stagione al di fuori del direttore artistico nominato dal consiglio ricorda Riccardo Pozzato, rappresentante della Cgil e di cinque dei nove orchestrali schierati in difesa dello statuto contro undici colleghi, in buona parte iscritti alla Cisl - Resta da chiarire anche la posizione contrattuale dei musicisti con il doppio impiego, in quanto sono anche dipendenti pubblici come docenti del conservatorio. Trolese ha affermato di aver "sanato" la situazione senza spiegare come: un'involontaria conferma che il loro rapporto di lavoro fino a allora era illegale?».
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Il Gazzettino