Era finita in carcere con il suo ultimo bambino nato da poche settimane. E in cella erano finite anche le sue due complici, entrambe incinte. L'ennesimo terzetto di borseggiatrici...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le motivazione del Tribunale del riesame, presieduto da Angelo Risi, si conosceranno solo tra qualche giorno. Il difensore ha sostenuto l'illegittimità di una misura che la norma prevede solo in casi di «eccezionale gravità», vietando la custodia cautelare in carcere sia alle donne incinte, che alle neo-mamme, che agli ultrasettantenni, escludendola anche nei casi in cui la condanna sia al di sotto dei tre anni. E in questo caso le tre donne erano state condannate a un anno a testa. «Non si possono fare operazioni di polizia con le sentenze - ha argomentato l'avvocato Di Stasi - Il problema esiste, ma va risolto dalla politica. Non è un compito dei giudici, a cui spetta applicare la norma».
Il processo per direttissima risale al 29 agosto scorso. Le tre donne erano state arrestate da agenti della polizia municipale in borghese, dopo un servizio di appostamento sul ponte di Calatrava. Il terzetto aveva preso di mira una coppia di anziani turisti statunitensi, in difficoltà a salire il ponte, complice la pioggia. Colte sul fatto le tre donne erano finite in cella di sicurezza nel comando della Polizia municipale. Qui i parenti (uomini) della Devic avevano pure portato il neonato, nel tentativo di farla scarcerare. Un sistema collaudato da anni, questo di mandare a borseggiare le giovani donne, che passano così di gravidanza in gravidanza, di condanna in condanna, dribblando il carcere. Stavolta alla neo-mamma era stato consentito di allattare, ma era rimasta in cella con le altre. E in carcere le aveva poi fatte tutte trasferire il giudice monocratico, Savina Caruso, disponendo la custodia cautelare alla Giudecca, istituto attrezzato ad accogliere anche le mamme con neonati. Linea dura, appunto, cancellata ieri dal riesame.
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino