Non più Fontego ma "Fondaco", la nota stonata per i veneziani. Il nuovo polo del lusso del gruppo Dfs ieri ha incantato i visitatori: il centro commerciale dedicato al turismo...
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Nome a parte, per il resto il palazzo è piaciuto, anche agli ex commercianti che per colpa della crisi e dei tempi che cambiano, hanno chiuso le attività locali. Ieri sull'altana c'erano i veneziani Elio Padovan e la moglie Stefania Cosma, che hanno chiuso un negozio di abbigliamento a San Lio lo scorso anno, e dagli anni '80 fino al 2003 hanno tenuto una boutique sotto la Torre dell'orologio in Piazza San Marco. «Non è vero che questo palazzo non è per i veneziani, sicuramente non è per i "poveri" - spiega Padovan - ma è di richiamo internazionale e tutti possono accedervi». A fargli eco la moglie Stefania: «È stato sistemato e restituito a Venezia un palazzo che stava cadendo. Era triste passare a fianco dello stabile, all'esterno, e vedere le finestre rotte e lo stato d'abbandono. Un intervento così doveva esser fatto anche prima». I due veneziani ricordano bene l'epoca in cui l'edificio era adibito alle poste. A poca distanza dai veneziani, due turisti tedeschi che da 13 anni vengono in visita a Venezia tutti gli anni, Evi Thanheiser e Christian Schwarz a cui il palazzo è subito piaciuto: «Soprattutto la vista dalla terrazza sulla città - affermano i due - con la nebbia di questa mattina (ieri per chi legge, ndr) la vista di Venezia con la nebbia è meravigliosa». Soddisfatto anche Alessandro Doria, lidense, 55 anni, accompagnato dal suo golden retriever. «Speriamo che si possa entrare sempre con gli animali - afferma il veneziano - fa un po' tristezza pensare che in un certo senso il palazzo ora non appartiene più alla vita della città come prima». C'è chi si lascia tentare da profumi costosi o gioielli brillanti, ma anche dai vini pregiati al piano terra: «I prezzi di alcuni prodotti enogastronomici sono accessibili - spiega Paolo Frigo - io, ad esempio, ho comprato dei biscotti e della cioccolata per i miei figli e ho speso poco più del supermercato». Con lui l'amico Roberto Dal Dosso: «Io sono appassionato di vini e ho appena terminato la "visita guidata" per gli esperti del settore, ho «puntato» alcune bottiglie di Barolo pregiato ma ce ne sono per tutti i gusti, fino ai 2mila euro». L'entusiasmo per la nuova apertura arriva soprattutto dal mondo femminile e ieri un gruppetto di giovani si scattavano i selfie con i cellulari davanti alla porta che si affaccia sul Canal Grande a poca distanza dal ponte di Rialto. «Ci ricorda un po' la Rinascente - spiegano Elisa e Michela, padovane - un posto dove chi ha la possibilità di spendere entra e compra tutto quello che può senza doversi spostare troppo e avendo poco tempo a disposizione, come quel gruppo di turisti con la guida (indicando il gruppetto di orientali) oppure i crocieristi».
Giorgia Pradolin
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Il Gazzettino