«Non è più una città senza calcio, questa squadra la sentiamo nostra»

«Non è più una città senza calcio, questa squadra la sentiamo nostra»
(m.zi.) Cori, bandiere, entusiasmo: la festa dei tifosi in piazza delle Erbe lascia senza voce in molti, soprattutto tra gli abitué della Tribuna Fattori: «Tutto è partito da...

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(m.zi.) Cori, bandiere, entusiasmo: la festa dei tifosi in piazza delle Erbe lascia senza voce in molti, soprattutto tra gli abitué della Tribuna Fattori: «Tutto è partito da dove è iniziato - commenta emozionato Andrea, uno dei portavoce dei tifosi della Fattori - Un anno fa abbiamo fatto una manifestazione in piazza Cavour, questo è il continuo. Siamo contenti perchè c'è stato un momento in cui eravamo senza calcio in città. Ci abbiamo creduto per primi noi della Tribuna Fattori e abbiamo detto a tutti che questa è la nostra squadra e la sentiamo davvero nostra». Le magliette sono quelle storiche, ma anche alcune con la scritta "PROmessa mantenuta". Qualcuno ha anche un copricapo strano, rigorosamente con i colori del biancoscudo, come Ugo Soranzo: «Sono contentissimo - commenta - Ma ho paura che l'anno prossimo non ci saranno queste gioie. Spero che sia così, ma sarà difficile. Bisognerà rifare la squadra, a parte qualche ragazzo».

Ci sono tifosi che si sono avvicinati alla squadra sull'onda dell'entusiasmo per la "rinascita", ci sono quelli che hanno i colori padovani nel cuore da sempre, come Giovanni Favero: «Da vecchio tifoso l'anno scorso ho avuto una crisi di rigetto, non ne volevo più sapere - confessa Favero - Quando ho visto l'entusiasmo e la serietà della nuova proprietà mi ha fatto piacere tornare allo stadio, in un ambiente familiare, dove si sta bene, senza problemi agli ingressi e controlli eccessivi». Ovviamente accanto alla gioia c'è la consapevolezza di dover pensare seriamente al futuro: «Sarà difficile confermare tutti - prosegue Favero - L'entusiasmo ti porta a dire di sì, perchè sono stati tutti bravi, giovani e "senatori", però sappiamo che in Lega Pro sarà tutto un altro campionato. Bisognerà ricostruire soprattutto l'attacco, fermo restando Amirante. Speriamo che De Poli faccia un buon lavoro come ha fatto quest'anno e soprattutto che qualcun altro si avvicini alla società portando delle risorse». (((ziliom))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino