«Non esistono prove Chiederemo i danni»

«Non esistono prove Chiederemo i danni»
«Emanuela Petrillo è massacrata mediaticamente e moralmente. Un comportamento intollerabile», a dirlo è l'avvocato Paolo Salandin, che difende...

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«Emanuela Petrillo è massacrata mediaticamente e moralmente. Un comportamento intollerabile», a dirlo è l'avvocato Paolo Salandin, che difende l'assistente sanitaria accusata di aver finto di vaccinare centinaia di bambini: è passato al contrattacco inviando una richiesta danni all'Usl2. Un paio di giorni fa il direttore generale dell'Usl Francesco Benazzi aveva assicurato che l'Usl avrebbe chiesto 100mila euro di danni alla dipendente. «Petrillo è stata sottoposta a una gogna mediatica - aggiunge Salandin - e teme per la propria incolumità. È stata data per colpevole quando c'è un'indagine che la scagiona. Non solo. Le accuse, da quanto abbiamo potuto apprendere, sono basate su si dice, impressioni e considerazioni». È esasperato il legale che, ieri, ha passato la giornata a esaminare le decine e decine di minacce, condite a insulti di vario genere, rivolte sui social all'assistente sanitaria. «Oltre a Petrillo - puntualizza Salandin - hanno apostrofato in modo diffamatorio anche il sottoscritto. Parole di un'intolleranza indescrivibile. Molte di quelle persone riceveranno presto una mia lettera. Li denuncerò per diffamazione e li porterò in tribunale, chiedendo i danni. Così i social sono usati in modo distorto. Sulla base di impressioni vengono sputate sentenze che fanno male come proiettili».

Intanto la 30enne assistente sanitaria si è rintanata in casa. Di colpo l'adrenalina è finita e si è resa conto dell'accusa che le ha mosso l'Usl 2, costringendo la Procura a riaprire un'indagine che era già stata archiviata per assenza di indizi incriminanti. «Accuse secondo noi infondate - spiega l'avvocato Salandin - e che ci impongono di chiedere i danni all'Azienda sanitaria».
Oggi ciò che più conta, secondo l'avvocato, è l'incolumità di Petrillo: «Lei teme per la propria incolumità e quella dei suoi familiare. È stata giudicata colpevole senza che vi sia stata una sentenza o un rinvio a giudizio per i fatti che le vengono contestati».

Infine le schermaglie giuridiche. «L'indagine dei Nas - conclude il legale - hanno portato ad un'archiviazione delle ipotetiche accuse mosse a Petrillo. Una nuova indagine? La scelta di rifare il vaccino ai bimbi rende impossibile un incidente probatorio. Le prove sbandierate dall'Usl? Totalmente inammissibili».
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Il Gazzettino