«Non abbiamo paura Giochiamo con gioia»

«Non abbiamo paura Giochiamo con gioia»
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EVIAN-LES-BAINS - Ogni volta che s'immerge nell'azzurro, Oliver Bierhoff respira aria di derby. «Per i miei trascorsi nell'Ascoli, nell'Udinese e nel Milan», ricorda. In rossonero, con Alberto Zaccheroni sulla panchina, al termine di una lunga rincorsa sulla Lazio, vinse lo scudetto nella stagione 1998/99; con la Germania firmò il Golden gol nell'eurofinale del 1996, a Wembley. Contro l'Italia, Bierhoff, che ha 48 anni, non sarà della partita, però non vede ugualmente «l'ora di scendere in campo», si lascia scappare l'ex cannoniere, in conferenza stampa. Poi, ammette che «i giocatori sono molto concentrati e determinati». «Sarà una partita dura - ha dichiarato Bierhoff, che oggi è capo delegazione della Nazionale tedesca - una sfida che richiederà grandissimo impegno da parte nostra; siamo fiduciosi e ci auguriamo di vincere». «Ho grande rispetto dell'Italia, la storia non fa testo, mi baso su quanto ha fatto vedere finora: è una squadra quadrata e ben organizzata, disciplinata e chiusa - sottolinea - La disponibilità che i giocatori italiani hanno per l'allenatore è il loro punto di forza. Inoltre hanno la capacità di sapersi adattare agli avversari. Questo è molto importante. Dagli automatismi fra giocatori e allenatore traspare un periodo molto lungo trascorso sul campo». Le sensazioni del Panzer del gol, però, restano buone, perché sente che i «nostri giocatori non hanno paura, ma non solo: giocano con gioia e fiducia nei propri mezzi». Bierhoff, uno che di gol se ne intende, ha parlato anche del lungo digiuno di Thomas Mueller che, dall'8 ottobre dell'anno scorso a oggi, ha realizzato la miseria di due gol in Nazionale: «Lui è incredibilmente positivo, in questo momento, vuole vincere il torneo ed è carico. Il gol non è un problema». Per Bierhoff di sicuro, per Mueller un po' meno.

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Il Gazzettino