Nodo accoglienza: summit in Provincia con sindaci e prefetto

Nodo accoglienza: summit in Provincia con sindaci e prefetto
È doveroso conoscere, per capire. Nasce sotto questa considerazione l'incontro di cui si è fatto promotore il presidente della Provincia, Enoch Soranzo, tra il prefetto...

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È doveroso conoscere, per capire. Nasce sotto questa considerazione l'incontro di cui si è fatto promotore il presidente della Provincia, Enoch Soranzo, tra il prefetto Patrizia Impresa e i 104 sindaci della provincia che si terrà lunedì alle 17 nella sede della Stanga.

«Sarà una sorta di assemblea dei sindaci» dichiara Soranzo. «Ma anche un'occasione unica per capire com'è esattamente la situazione». L'iniziativa di Soranzo arriva al termine dell'incontro che il Prefetto ha avuto con il sindaco di Bagnoli e al quale ha partecipato egli stesso insieme al consigliere regionale Barison.
Perché con la ventilata apertura dell'hub provinciale nell'ex base missilistica ora le tensioni si spostano inevitabilmente sul territorio. «C'è una forte preoccupazione da parte dei cittadini della Bassa - ammette Soranzo - e siccome i sindaci sono tutti uguali non ci possono essere trattamenti da serie A o serie B». Intendendo ammministrazioni ingolfate di profughi e altre invece libere.

«Il Prefetto ha ribadito che comunque non ha intenzione di calare decisioni dall'alto. E ha riferito che porterà al Prefetto Morcone (il capo dell'Immigrazione al ministero dell'Interno) la contrarietà del sindaco di Bagnoli. Proprio in quel frangente ho proposto l'incontro. Ènecessario sapere com'è la situazione e verificare se esistano alternative o attraverso alloggi demaniali oppure di privati. È interessante che per la prima volta si rompa un percorso fatto di silenzio ed è per questo che è indispensabile la presenza dei sindaci. L'incontro che servirà a conoscere con chiarezza i dati, i numeri, le modalità gestionali e le soluzioni individuate per l'accoglienza dei profughi, direttamente illustrati dal Prefetto Impresa e dal suo staff. I sindaci non vanno lasciati soli e la Provincia è unita nel sostenerli considerando anche che il problema è stato scaricato dal governi sui territori senza dare strumenti. E le problematiche si moltiplicano. Ad esempio nelle vicinanze di Bagnoli c'è Cona dove già c'è un'alta concentrazione di profughi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino