«Nevegàl, riaprire subito la seggiovia» Ma il piano di gestione non c'è ancora

«Nevegàl, riaprire subito la seggiovia» Ma il piano di gestione non c'è ancora
PROBLEMA INFINITOBELLLUNO «La seggiovia del Nevegàl deve funzionare quest'estate». Paolo Doglioni (foto), presidente di Confcommercio Belluno, lancia in primis un appello al...

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PROBLEMA INFINITO
BELLLUNO «La seggiovia del Nevegàl deve funzionare quest'estate». Paolo Doglioni (foto), presidente di Confcommercio Belluno, lancia in primis un appello al Comune e poi a Provincia e Regione. «Quest'estate - dice - è l'occasione per accogliere sul Colle molte più persone rispetto agli altri anni, ma servono servizi». Il riferimento è al turismo di prossimità a causa della pandemia Covid.

«Il Comune si sforzi di far aprire la seggiovia prosegue -, chi arriverà in Nevegàl quest'anno porterà l'esperienza a casa e agli amici. Non possiamo farci trovare impreparati per una promozione che dovrà essere di larghe vedute proiettate al futuro parlo anche a nome dei consociati che operano nel settore turistico».
Il Colle ospita circa 1500 seconde case. Il coronavirus, dopo il disastri, diventa per il Nevegàl l'occasione di una vacanza in libertà, complici i grandi spazi. «Confcommercio - prosegue Doglioni - può offrire al Comune il supporto tecnico, anche gratuitamente. Contributi no, altrimenti riceveremmo richieste a valanga».
Il Comune di Belluno, intanto, non ha individuato ancora un gestore per il comprensorio. Da qualche consigliere erano emerse soluzioni pratiche: affidare la gestione (solo per l'estate) ad una Fondazione e a Sportivamente Belluno. Proposte, pare, cadute nel vuoto. Nel frattempo, mentre la Provincia dà piena disponibilità a collaborare per il Nevegàl, da Palazzo Rosso arriva la richiesta di Franco Roccon (Civiltà Bellunese-Liga veneta Repubblica) che domanda al sindaco a chi sia stato assegnato l'incarico per redigere la relazione di sostenibilità economico finanziaria del soggetto che dovrà gestire gli impianti di risalita. «Il bando chiudeva il 15 maggio, non ne se sa più nulla e il tempo passa. C'è il professionista? - domanda Roccon - Stiamo parlando di un incarico che non prevede troppe ore di lavoro, e che, se assegnato durante la quarantena, ora sarebbe già a disposizione di tutti». A Roccon, con due mandati di sindaco alle spalle, sembra di vivere in un altro pianeta: «Pare che per individuare uno dei sette candidati si siano richiamati al lavoro tre dipendenti comunali. Assurdo».

Dall'Alpe del Nevegàl, il presidente Maurizio Curti fa sapere che l'assemblea dei soci ha stabilito, nero su bianco, che «con l'inverno si è chiusa l'epoca dell'Alpe». Da Palazzo Piloni il consigliere delegato al Nevegàl, Massimo Bortoluzzi fa sapere che c'è «piena disponibilità a collaborare per il Colle».
Federica Fant
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Il Gazzettino