«Nevegal: da Massaro progetti fumosi»

«Nevegal: da Massaro progetti fumosi»
LE CRITICHEBELLUNO Conferenza stampa al veleno, ieri, sulla questione Nevegàl con l'amministrazione di Jacopo Massaro nel mirino del Partito democratico. Roberto De Moliner,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE CRITICHE
BELLUNO Conferenza stampa al veleno, ieri, sulla questione Nevegàl con l'amministrazione di Jacopo Massaro nel mirino del Partito democratico. Roberto De Moliner, Erika Dal Farra e Paolo Bello hanno sparato ad alzo zero contro quella che per loro è assoluta mancanza di una progettazione a lungo termine circa le sorti future del Colle. Per De Moliner, di fronte all'emergenza sorta in questi giorni e alla minaccia di chiusura degli impianti, vale quanto già detto dal Pd un mese fa, all'assemblea degli Amici del Nevegàl e al tavolo indetto dal Circolo Pd del Castionese: «Quello è il nostro progetto per il rilancio del Colle ed è uscito dalla volontà dei cittadini e finalmente condiviso da molti attori interessati al futuro del Nevegàl. All'incontro di Cirvoi, invece, mi è parso di cogliere una sorta di strumentalizzazione politica da parte di chi lo ha organizzato. Una domanda: ma doveva essere il presidente della Provincia Roberto Padrin a interloquire con l'assessore regionale al turismo Federico Caner, non poteva e doveva farlo il sindaco Massaro?».

PROGETTI FUMOSI

Erika Dal Farra intravvede tanta confusione intorno alla nebulosa Nevegàl: «Vedo un Comune troppo spesso defilato sull'argomento, autore di mancato rispetto dell'accordo con Alpe, latitante ed ora affannato di fronte all'emergenza. Quest'ultima è figlia di troppi fallimenti di questi anni passati. Necessita un cambiamento di rotta che, risolta l'urgenza, sappia guidarci oltre. Mi chiedo: c'è un piano strategico, si ha consapevolezza che Nevegàl non significa solo inverno, c'è volontà vera di mettere in moto azioni concrete che sappiano coniugare tra loro le forze sociali ed economiche e l'amministrazione comunale?». Quando la palla passa a Paolo Bello si capisce che per il Pd la risposta di Palazzo Rosso a queste domande non c'è: «Questa amministrazione sta dimostrando tutta la sua incapacità nell'affrontare politiche efficaci per il turismo. Ciò avviene proprio nel momento in cui i flussi turistici a Belluno testimoniano un felice incremento. Però dobbiamo renderci conto che turismo a Belluno non significa solo Nevegàl, ma il pacchetto di offerte comprende anche la zona splendida al di là del Piave, quella della Schiara. E se vogliamo implementare ancor di più tale pacchetto dobbiamo saper coniugare turismo e cultura, ovvero palazzo Fulcis e Bus del Buson, tanto per fare solo uno dei tanti esempi che si possono fare sapendo leggere la realtà della città e della vallata. Infine, se non si attua al più presto un piano strategico di ampio respiro le conseguenze si avranno anche a carico del bilancio comunale». Ancora Erika Dal Farra: «Da vent'anni sento parlare del Nevegàl come di un problema insoluto, ora basta. Se chiudono gli impianti salteranno posti di lavoro, ma anche, ad esempio, servizi per le famiglie che solo sul Colle trovano risposte per i loro figli in tema di attività sciatorie. E non altrove. Sarebbe assai grave!». Poi l'affondo finale a tre: «Se questa amministrazione non è capace, si tiri da parte». Oggi ci sarà qualche risposta al vertice convocato per un faccia a faccia tra Comune e società degli impianti? Nel frattempo il Pd preannuncia un'iniziativa pubblica nei prossimi giorni per confrontare la sua proposta con i cittadini.
Dino Bridda
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino