Neve sui marciapiedi? Ci pensano i profughi

Neve sui marciapiedi? Ci pensano i profughi
Dalle scope e dai pennelli alle pale da neve. A ripulire la città dopo le nevicate saranno i richiedenti asilo. ...

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Dalle scope e dai pennelli alle pale da neve. A ripulire la città dopo le nevicate saranno i richiedenti asilo.

«A loro affideremo i lavori di rifinitura spiega il sindaco Jacopo Massaro -, il nostro personale non è sufficiente per tutto». Dopo la verniciatura delle ringhiere dei ponti e la pulizia delle fontane il volontariato dei cittadini stranieri ospitati in città si adatta alla stagione invernale e cambia forma. Passaggi burocratici e iter organizzativi non hanno permesso di passare all'azione già con la nevicata della scorsa settimana, ma per le prossime precipitazioni le squadre saranno pronte a scendere in campo. «L'idea è di munirli di pale da neve perché possano aiutare a ripulire marciapiedi e viali di accesso ai parchi, per esempio spiega il responsabile del gruppo comunale di Protezione civile Paolo Zaltron -. Poi con carriole cariche di sale possono anche procedere allo spargimento per evitare scivolate». Il tutto in collaborazione con le cooperative a cui è affidato il servizio di ospitalità e dopo essere passati per il sì della prefettura. Anche se meno del passato, anche quest'anno l'arrivo della neve ha trascinato con sé il solito codazzo di polemiche. Più di qualcuno ha lodato l'amministrazione per la prontezza d'intervento con i mezzi di pulizia e gli spargi sale, ma non è mancato chi ha criticato la scarsa attenzione posta ai marciapiedi e alle vie secondarie. Il lavoro dei richiedenti asilo eviterà queste criticità con buona pace di tutti. Ma non è l'unico servizio invernale pensato per i 90 ospiti delle strutture. Una volta calate le temperature, quando non è stato più possibile proseguire nella pulizia di parchi e fontane e nella verniciatura delle ringhiere dei ponti, i migranti sono entrati nelle scuole. Lì, con un tetto sopra la testa, hanno continuato il volontariato con la pittura di muri e con piccoli lavoretti di manutenzione. Belluno ha fatto da capofila, ma presto il modello si diffonderà su tutta la provincia. Perché nel prossimo bando della prefettura per il reperimento di soggetti disponibili alla gestione dell'ospitalità entrerà, tra i requisiti richiesti, anche la disponibilità a coinvolgere gli ospitati in lavoretti vari.
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Il Gazzettino