«Nessun obbligo, ma i sindaci stanno con noi»

«Nessun obbligo, ma i sindaci stanno con noi»
VENEZIA «Non abbiamo imposto niente, ma i Comuni vorrebbero che le nostre regole avessero un fondamento giuridico, evidentemente perché le considerano giuste». Innocente Nardi...

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VENEZIA «Non abbiamo imposto niente, ma i Comuni vorrebbero che le nostre regole avessero un fondamento giuridico, evidentemente perché le considerano giuste». Innocente Nardi (in foto), presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg , commenta così il verdetto del Tar che ha dichiarato illegittima l'ordinanza che imponeva l'attuazione del Protocollo vinicolo emanato nel 2019. «Com'è scritto anche nella premessa afferma Nardi il documento stilato da una commissione di agronomi suggerisce di applicare le migliori tecniche di agricoltura integrata avanzata, cioè tutto ciò che è utile per ridurre l'uso della chimica. Di base è un lavoro secondo noi molto qualificato, ma resta uno strumento volontario, anche se i sindaci lo hanno preso come riferimento». Il numero uno della Docg trevigiana rivendica lo sforzo dei produttori: «Abbiamo voluto autocontrollarci, il che prova la nostra sensibilità nella gestione del territorio. Ora i giuristi faranno le loro considerazioni sulla sentenza, ma noi la riteniamo una dimostrazione del fatto che Conegliano Valdobbiadene è un laboratorio di sostenibilità ambientale veramente avanzato e unico nel suo genere, in grado di sperimentare condotte che non sono ancora disciplinate dalla legge. Ora però sappiamo che la Regione sta prendendo ad esempio il nostro Protocollo, tarandolo su una realtà più grande e variegata, con maglie leggermente più ampie delle nostre». (a.pe.)

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Il Gazzettino